Grande festa a Pietrasanta. Inaugurate la nuova sezione delle Gipsoteche Storiche e l’installazione multimediale Visioni Metafisiche
Il Museo dei Bozzetti di Pietrasanta “Pierluigi Gherardi” ha compiuto 40 anni e i cittadini di Pietrasanta, insieme a tanti turisti, gli hanno reso omaggio ieri nella notte bianca organizzata dal Comune di Pietrasanta, nel complesso di Sant’Agostino, all’insegna dell’arte internazionale e della maestria artigiana “made in Pietrasanta”, con il contributo del progetto regionale del Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, del Fondo per il funzionamento dei piccoli musei della Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, della Fondazione Cassa Risparmio di Lucca e dell’ azienda agricola Farnese.
“Festeggiamo una sede museale fra le più particolari al mondo – ha detto il sindaco Alberto Stefano Giovannetti – ma anche la cultura artistica di questo territorio, di cui il Museo dei Bozzetti è storica e fedele testimonianza. Vogliamo che questo sia un momento di ricordo, omaggio e anche di nuova scoperta per le nobili capacità dei nostri artigiani, per il dinamismo della comunità artistica che, dai Paesi più lontani, ha trovato qui un luogo di vita, prima che di lavoro e per un’istituzione culturale che più di ogni altra rappresenta e narra il passato, il presente e il futuro di Pietrasanta”.
L’evento ha dato il via alla terza edizione del Festival “I Musei del Sorriso” del Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, che ha messo in campo un particolare sostegno all’iniziativa: “Quest’anno il festival ‘I Musei del Sorriso’ parte prima – sono le parole di Alessandro Colombini, presidente del Sistema museale territoriale della provincia di Lucca – Quando il Museo dei Bozzetti ha presentato questa iniziativa per il traguardo dei 40 anni di attività, questo evento non poteva che avere uno spazio nel calendario del Festival “I Musei del Sorriso”, che da tre anni organizziamo come Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca. Non solo il museo rientra nella rete che raccoglie, ad oggi, 31 realtà museali della provincia, ma inaugura anche nuovi spazi”.
La “Notte bianca dei Bozzetti” è iniziata con l’inaugurazione della nuova sezione “Gipsoteche storiche” nella Sala Luisi e dell’installazione “Visioni Metafisiche” del visual artist Martin Romeo. “Due appuntamenti che aprono lo sguardo su un passato che spiega il presente del museo e, contemporaneamente, si volge al suo futuro sviluppo – così Chiara Celli, direttrice del Museo dei Bozzetti – del resto, l’eredità di bozzetti e modelli è frutto di una sapienza antica che si è trasmessa nel mestiere degli artigiani, intimi compagni di lavoro degli artisti di ogni luogo e in ogni tempo”.
All’inaugurazione, introdotta nel cortile davanti alla Sala Luisi dalla responsabile dell’Ufficio Cultura e Turismo Comune Pietrasanta, Sabrina Francesconi, sono intervenuti anche Stefano Luisi e Anna Galleni, donatori della collezione Luisi, e l’artista Martin Romeo, autore dell’installazione video Visioni metafisiche. Per l’occasione, nel cortile sono stati esposti gli ultime due bozzetti donati al Museo dai rispettivi autori: “Germinazione della Terra”, 2020, di Giuseppe Carta e “Principe Ranieri del Principato di Monaco”, 2007, di Daphne du Barry.
La nuova sezione delle Gipsoteche storiche raccoglie bozzetti e modelli tipici della tradizionale lavorazione artistica: statuaria classica, ritratti, arredo e ornato, scultura di genere, arte sacra e funeraria, provenienti dalla famiglia Luisi e da altre gipsoteche di Pietrasanta. Gessi di repertorio con i quali gli artigiani realizzavano opere per una vasta committenza, in tutto il mondo, nel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento, fino alla Seconda Guerra Mondiale. Con oltre 450 gessi, le Gipsoteche Storiche vanno ad affiancarsi alla sezione dei bozzetti e dei modelli d’autore del Novecento e a quella Contemporanea, che ospita le opere dei grandi maestri.
L’installazione “Visioni Metafisiche”, del visual artist Martin Romeo, si presenta come un grande ledwall espanso e ramificato, che diviene esso stesso una forma scultorea, giocando con diversi piani, inclinazioni e livelli di fruizione. Il progetto celebra l’essenza del Museo: la narrazione video unisce la visione dei bozzetti con la maestria artigianale del territorio; le opere, digitalizzate con la scansione 3D, sono state reinterpretate in una dimensione animata e metafisica.
La serata, a partecipazione completamente gratuita, è proseguita con visite speciali alle gallerie del Sant’Agostino, mentre nel giardino Barsanti artisti si sono esibiti dal vivo nella lavorazione di cinque manufatti, introducendo gli ospiti nell’intimità della nascita di un bozzetto: “mentori” per l’occasione sono stati Veronica Fonzo, Flavia Robalo, Sandro Del Pistoia, Ivo Poli e Benedetta Pellizzi. Alle 22,30 c’è stato l’atteso taglio della torta per i 40 anni del Museo dei Bozzetti, con il live set di Renza Castelli, accompagnata dai musicisti Matteo Bonti (contrabbasso), Eugenio Corsaro (pianoforte), Bianca Fenili (arpa), Andrea Mucciarelli (chitarra), Emanuele Parrini (violino) e Michele Vannucci (batteria). Il museo è rimasto aperto fino a tarda sera, con il personale che ha continuato ad accogliere i visitatori lungo itinerari d’arte “sotto le stelle”.
Il Museo custodisce attualmente 1250 tra bozzetti e modelli che raccontano il processo creativo dell’opera, dall’idea alla sua realizzazione finale, riferibili a 400 artisti provenienti da 46 Paesi e 6 continenti differenti. E’ aperto 365 giorni all’anno, con ingresso libero.