L’Ordine degli infermieri ha richiesto una nuova lettura, invitando anche alle istituzioni a prendere provvedimenti
«È necessario che il controllo sull’obbligo vaccinale degli infermieri torni al datore di lavoro. Non ha più senso procedere alla sospensione dall’albo dall’alto: ogni situazione deve essere verificata dal medico e dal datore di lavoro procedendo caso per caso, in linea a quanto avviene negli in altri Paesi europei. In particolare, nel caso in cui la sospensione arrivi per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale primario ma non hanno fatto la terza dose perché hanno contratto il virus». Questa la posizione di Danilo Massai, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia che sul tema ha richiesto anche il parere dell’Avvocato Umberto Fantigrossi, inoltrandolo anche al Ministero della Salute, alla Fnopi e ai presidenti degli Opi di tutta Italia, oltre che alla Regione Toscana.
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