Toscana, influenza: via alle vaccinazioni. Al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2019-2020. In base alle richieste delle aziende sanitarie toscane sono state acquisite oltre 870.000 dosi di vaccino, l’11,4% in più rispetto all’anno scorso. La distribuzione è partita l’11 ottobre, e ad oggi, sono state già consegnate l’85% delle dosi richieste. Il costo per la Regione è circa 4.900.000 euro.
A presentare l’iniziativa è stata l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, assieme al direttore di Estar Monica Piovi, e ai rappresentanti dei medici di medicina generale e dei pediatri, e dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl.
Influenza, come si combatte
“La vaccinazione antinfluenzale – dice l’assessore Saccardi – è lo strumento più efficace per prevenire le malattie e ridurre in maniera significativa complicazioni, ospedalizzazioni e anche decessi. E’ fortemente raccomandata dall’Oms e dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale. La Regione la offre gratuitamente agli anziani dai 65 anni in su e alle persone a rischio. L’entità dell’epidemia è ogni anno imprevedibile e il vaccino è l’unico strumento di cui disponiamo per la prevenzione”.
Studi hanno dimostrato che la vaccinazione degli anziani è associata a una riduzione dell’ospedalizzazione e della mortalità. Quando la copertura è stata più alta, intorno al 70%, le morti sono molto calate. Nella scorsa stagione, sono stati 42 i casi gravi segnalati, per complicazioni influenzali, e 13 i decessi. La stagione precedente 2017-2018 erano stati 63 i casi gravi e 15 i decessi. Dall’anno scorso, la vaccinazione viene offerta gratuitamente anche ai donatori di sangue. E’ in fase di sottoscrizione un accordo con i sindacati confederali, in base al quale anche i sindacati si renderanno protagonisti del messaggio pro vaccino e contribuiranno a diffondere la cultura della vaccinazione.
“Il fabbisogno delle aziende è aumentato dell’11,4% rispetto all’anno scorso – ha sottolineato Monica Piovi, direttore di Estar -, quindi quest’anno ci aspettiamo di raggiungere più persone con la vaccinazione. Abbiamo acquistato 870.000 dosi di vaccino tetravalente e trivalente adiuvato”.
Vaccinazione antinfluenzale, a chi è consigliata
Principali destinatari dell’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale, e che rappresentano il target della campagna vaccinale, sono, appunto, le persone dai 65 anni in su, le persone con patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza, gli operatori sanitari, i donatori di sangue. Inoltre l’Oms ha recentemente evidenziato l’importanza della vaccinazione antinfluenzale per le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza.
Ci si può vaccinare dal proprio medico curante o negli ambulatori della Asl. Guarda sul sito della Regione le pagine dedicate alla vaccinazione antinfluenzale.
Il periodo più indicato per vaccinarsi è il mese di novembre. Il vaccino diventa efficace circa due settimane dopo l’inoculazione.
Oltre al vaccino, possono risultare efficaci per ridurre la trasmissione del virus (che avviene attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie) alcune semplici misure, come: una buona igiene delle mani; una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente, lavandosi subito le mani); isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale; evitare il contatto stretto con persone ammalate, mantenendo una distanza di almeno un metro; evitare di toccarsi occhi, naso, bocca; usare mascherine chirurgiche per ridurre le infezioni tra i contatti stretti.
Vaccinazione antinfluenzale gratis per donatori di sangue
Anche quest’anno è confermata la possibilità per i donatori di sangue di vaccinarsi gratuitamente contro l’influenza. Proprio questa possibilità ha contribuito all’inizio del 2019 a diminuire le carenze di sangue piuttosto comuni nel periodo del picco invernale.
Offrire la vaccinazione anche ai donatori permette di aumentare le coperture vaccinali e la consapevolezza dei cittadini sul tema della prevenzione e consente anche di mettere in sicurezza una risorsa come il sangue, che è essenziale per l’erogazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) di medicina trasfusionale e che è impossibile erogare senza l’apporto fondamentale dei donatori.
Anche i donatori si possono vaccinare dal proprio medico di famiglia o nei centri vaccinali delle aziende sanitarie. I donatori associati si dovranno presentare con il tesserino associativo; i non assocatii si possono presentare con l’autocertificazione scaricabile dal sito www.regione.toscana.it/-/vaccinarsi-contro-l-influenza, oppure, se in loro possesso, con il tesserino rilasciato dal Servizio trasfusionale di riferimento.
Per maggiori informazioni rivolgersi al numero verde della Regione Toscana 800 556060
Vitamina D
Gli assistiti ultra65enni riceveranno dal medico di famiglia tutte le indicazioni sull’opportunità di assumere la vitamina D3, secondo quanto riportato dalla nota 96 (del 26 ottobre 2019) dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), che regolamenta e limita ai casi appropriati la prescrizione a carico del SSN dei medicinali con indicazioni “prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D”. La Regione Toscana si attiene a quanto indicato da Aifa e lavorerà con i Mmg per l’appropriatezza prescrittiva sia diagnostica che farmaceutica, in modo da garantire la terapia a tutti i cittadini che ne hanno bisogno, ed evitare invece la somministrazione della terapia dove non sia necessario.
La vaccinazione raccomandata alle persone ultra65enni
Vaccinazione antipneumococcica. Già da alcuni anni la Regione Toscana ha introdotto l’offerta gratuita della vaccinazione anti-pneumococcica ai soggetti a rischio e ai sessantacinquenni. Lo pneumococco è una infezione batterica considerata principale responsabile delle polmoniti, che colpiscono prevalentemente la popolazione adulta e i soggetti affetti da specifiche patologie. La vaccinazione anti-pneumococcica può essere somministrata in qualsiasi stagione dell’anno, tuttavia la campagna vaccinale antinfluenzale rappresenta una opportuna occasione per offrire, nella stessa seduta, ambedue le vaccinazioni. A differenza dell’influenza, la vaccinazione antipneumococcica non dovrà essere ripetuta ogni anno.
La vaccinazione antipneumococcica quest’anno viene offerta gratuitamente ai nati nel 1954; coloro che sono nati a partire dal 1950 mantengono comunque anche negli anni successivi il diritto alla gratuità.
Vaccinazione anti Herpes Zoster.A partire dall’anno 2017, il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 ha introdotto l’offerta gratuita ai sessantacinquenni della vaccinazione anti-Herpes Zoster (più comunemente conosciuto come “Fuoco di Sant’Antonio”). L’Herpes Zoster è una malattia debilitante causata dalla riattivazione del Virus Varicella Zoster silente nei gangli del sistema nervoso. La presenza di alcune patologie può aumentare il rischio di patologia da herpes zoster o aggravarne il quadro sintomatologico. Quest’anno la vaccinazione è offerta gratuitamente ai nati nel 1954; coloro che sono nati a partire dal 1952 mantengono comunque il diritto alla gratuità.
La vaccinazione antinfluenzale in Toscana
Nella scorsa stagione 2018-19 sono stati segnalati al sistema di sorveglianza 42 casi gravi e complicati di influenza, con 13 decessi. Nel 2017-18 i casi gravi erano stati 63, con 15 decessi.
Gli obiettivi di copertura previsti dal Piano nazionale di prevenzione per la vaccinazione influenzale sono: il 75% come obiettivo minimo perseguibile, il 95% come obiettivo ottimale. Nella scorsa stagione 2018-19, in Toscana la copertura per gli ultra65enni è stata del 56%.
La Toscana, negli anni, pur non avendo raggiunto i livelli di copertura ottimali previsti per il vaccino antinfluenzale, ha comunque registrato risultati generalmente fissati sopra la media nazionale. La copertura più elevata nella popolazione di età pari o superiore a 65 anni è stata raggiunta nella stagione 2009-2010, durante l’emergenza pandemica (71,1%). Gli anni successivi hanno registrato una sensibile flessione anche imputabile ad una insufficiente o errata comunicazione su questioni di sicurezza dei vaccini, che poi si sono rilevate prive di fondamento. Il livello di copertura più basso (50,6% negli ultrasessantacinquenni) di copertura è della stagione 2014-2015. Con le campagne vaccinali successive, il livello di copertura è sensibilmente migliorato (56% negli ultrasessantacinquenni nella stagione 2018-2019) anche se ancora molto lontano dell’obiettivo minimo fissato.
Guarda qui sotto, in Documenti, i dati sull’influenza: i casi gravi e i decessi dal 2010 al 2019, e il trend di copertura vaccinale dal 2000 al 2019
In Documenti anche la locandina della campagna di comunicazione 2019-20
Guarda sul sito della Regione le pagine dedicate alla vaccinazione antinfluenzale
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