L’opera, in località La Gabella, mette in sicurezza le abitazioni e la strada adiacente
Un’opera attesa dai residenti che va a mitigare il rischio idraulico della popolosa frazione. Presentato questa mattina l’intervento realizzato dal Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno per la sistemazione dell’affluente in sinistra del Rio della Tana in località “La Gabella” (Comune di Calci). Un’opera importante che ha messo in sicurezza le abitazioni adiacenti e la strada comunale, in passato più volte allagate dall’esondazione del fosso.
Un intervento da 105 mila euro che ha previsto l’allargamento dell’alveo e la costruzione dell’argine in sinistra idraulica
Per risolvere, il canale è stato allargato, passando così da una capacità portante massima di circa 120 litri all’attuale di circa 1.800 litri al secondo. E’ stato poi realizzato l’argine in sinistra idraulica: la sommità di circa 4 metri garantisce, oltre che una elevata stabilità strutturale, anche la possibilità di effettuarne correttamente la manutenzione periodica.
L’ intervento, che ha richiesto un importo complessivo di 105mila euro, è stato il primo progetto europeo finanziato con fondi per lo sviluppo rurale (Psr) per progetti integrati territoriali (Pit). Iniziati a novembre 2019, ma interrotti a seguito degli eventi meteorici dello scorso autunno/inverno e per la successiva emergenza Covid-19, i lavori sono rimasti sospesi fino allo scorso 13 maggio e conclusi la scorsa settimana.
L’intervento ha permesso anche di creare un attraversamento in corrispondenza dell’intersezione tra il Rio della Tana e il suo affluente, per garantire il passaggio di mezzi agricoli. Attualmente l’argine è “nudo”, ma grazie alla biorete di rivestimento e alla semina di essenze specifiche, si potrà assistere in poche settimane al suo rinverdimento. Oltre a donare un aspetto gradevole, l’erba garantirà una maggiore resistenza al transito delle acque.
L’argine in sinistra idraulica protegge le abitazioni dal rischio allagamenti
«Il corso d’acqua, esondando, allagava la strada comunale e le abitazioni presenti a 20 metri dal fosso – spiega il presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno, Maurizio Ventavoli -. Rappresentava quindi un rischio rilevante per cose e persone. Per questo l’alveo è stato allargato ed è stato costruito l’argine in sinistra idraulica che va a proteggere le abitazioni oltre che la strada. L’argine è stato leggermente sovradimensionato sfruttando gli spazi a disposizione, così da garantire maggiore sicurezza. Nell’esecuzione dell’intervento è stato tenuto conto anche dell’aspetto ambientale, riutilizzando la maggior parte del terreno già presente in sito. Allo sbocco dell’affluente, la creazione di una scogliera in massi naturali realizzata con materiali ecocompatibili, evita il pericolo di innescare erosioni e fenomeni franosi. Dando così maggiore resistenza e stabilità all’intervento».
Quello sul Rio della Tana è uno dei lavori che il CB4 segue per il Pit Pianura Pisana
Quello sul Rio della Tana è uno dei lavori che il Consorzio 4 Basso Valdarno segue per il Pit (Progetti Integrati Territoriali) Pianura pisana, dalla fascia costiera pedemontana al mare. Approvato dalla Regione Toscana nel 2017 mira ad aumentare la resilienza del territorio affrontando il sistema complesso di regimazione delle acque della pianura pisana. Ma anche il legame con il dissesto, la biodiversità, il paesaggio, con approccio organico, multidisciplinare e coordinato. I progetti seguiti dal Consorzio hanno un importo di circa 350mila euro, finanziati per la maggior parte dalla Regione Toscana e per 75mila euro dal Consorzio stesso. I lavori sono effettuati in parte in Gestione Diretta (con personale e mezzi del Consorzio) e in parte gestiti in appalto.
Dei dieci progetti oggetto del Pit due si trovano nel Comune di Calci
Il PIT prevede la realizzazione da parte del Consorzio di 10 progetti sul territorio. Più una convenzione con l’Università di Pisa. Questa riguarda l’analisi idraulico idrologico ambientale e tutela mediante applicazione di tecniche di ingegneria idraulica a basso impatto ambientale lungo l’asta del Fiume Morto e dei suoi affluenti principali. Dei progetti oggetto del PIT due si trovano sul territorio del comune di Calci. Uno è lo scavo del Vallino dei Frati, realizzato durante l’inverno in Gestione Diretta per un importo di circa 20 mila euro; l’altro, la sistemazione dell’ affluente in sinistra del Rio della Tana, realizzato in regime di appalto, per un importo di 105mila euro.
Alle opere in somma urgenza oggi si va a sostituire un’opera stabile
«Si tratta di un’opera essenziale per il nostro territorio – conclude il Sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti -. Fin dal mio primo mandato abbiamo lavorato, nei limiti delle nostre competenze, per la salvaguardia idraulica e idrogeologica del paese. Siamo intervenuti con nostri progetti e con gli enti preposti o attingendo a bandi e finanziamenti. Come è avvenuto per la messa in sicurezza di San Lorenzo, San Martino, località Boldrino e Montemagno. Ringrazio il Consorzio di Bonifica, il personale comunale e l’ex tecnico Fabio Casella. Hanno lavorato di concerto per la realizzazione di un’opera molto attesa dalla popolosa frazione che, nel luglio 2015 a causa della tracimazione del fosso, aveva visto l’allagamento di tante abitazioni.
«Alle opere in somma urgenza realizzate per “tamponare” e “scongiurare” altri allagamenti – prosegue Ghimenti – oggi si va a sostituire un’opera stabile, adeguata e che sarà periodicamente mantenuta. Su questo punto è doveroso essere molto chiari. Tanta acqua in poco tempo fa danni. E stasando pozzetti non si fa sicurezza idraulica che, al contrario, necessita di un complesso di opere di difesa che siano capaci di contenere i rischi provocati dalle piogge».
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