Iniziato il monitoraggio
Supervisionare la carne di cinghiale abbattuta durante la stagione 2019/2020/2021 per contollare la presenza eventuale di larve. Ecco il piano di monitoraggio dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle regioni Lazio e della regione Toscana.
Carne di cinghiale e la larva di trichinella
Fare un controllo delle carni dei cinghiali abbattuti nella stagione 2019/2020/2021 per segnalare poi l’eventuale presenza di larve di trichinella. Questo è quello che farà con il suo piano di monitoraggio l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle regioni Lazio e Toscana al quale la Regione Toscana stessa, a questo scopo, ha deliberato un contributo forfettario che ammonta alla cifra di 14mila euro.
Carne di cinghiale e trichinellosi ecco cosa è
La trichinellosi nello specifico è una patologia zoonotica causata da vermi cilindrici (nematodi) appartenenti al genere trichinella. Questo è un parassita che è in grado di infettare i mammiferi, soprattutto (maiale, cinghiale, uomo, e non solo). La modalità di trasmissione all’uomo avviene poi esclusivamente per via alimentare, per mezzo del consumo di carne cruda o poco cotta contenente le larve del parassita. In Italia, andando nel particolare, il veicolo di trasmissione è la carne suina (maiale o cinghiale). Questa zoonosi nell’uomo porta dunque a un quadro clinico che varia dalle infezioni asintomatiche a casi particolarmente gravi, e poi con alcuni decessi.
Le dichiarazioni di Saccardi vicepresidente della Regione e assessore all’agroalimentare
«In Toscana dal 2012 è stata riscontrata solamente in rarissimi casi la presenza di trichinellosi imputabile al consumo della carne cruda di cinghiale – ha spiegato dunque la vicepresidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi – Per scongiurare anche questa remota possibilità è opportuno procedere al monitoraggio di trichinella soprattutto nei cinghiali abbattuti a caccia e destinati al consumo privato delle carni. Il monitoraggio, finanziato dall’assessorato all’agroalimentare del quale sono responsabile, avviene attraverso le indagini dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana».
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