Il punto dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Settentrionale nell’evento del Consiglio Nazionale dei Geologi
Una mattinata di lavori per fare il punto sul tema del rischio geo-idrologico nel nostro Paese. Anche l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, con un intervento del segretario generale Massimo Lucchesi, parteciperà al webinar “A 10 anni dall’alluvione del 25 ottobre 2011 della Liguria e della Lunigiana” in programma il prossimo 22 ottobre. L’iniziativa è organizzata dal Consiglio Nazionale dei Geologi e dal Centro Studi CNG. Si tiene inoltre in collaborazione con gli Ordini Regionali dei Geologi della Liguria e della Toscana.
Un momento di confronto sullo stato dell’arte nella lotta al rischio idrogeologico in Italia. E in particolare nelle due regioni oggetto del convegno, che rientrano nella configurazione del Distretto dell’Autorità di Bacino dell’Appenino Settentrionale. Il suo territorio di riferimento comprende infatti i bacini dell’Arno, del Serchio, del Magra, bacini regionali liguri e toscani. Un territorio di circa 24.300 kmq, che interessa Toscana, Liguria (e in piccola parte Umbria) e che si estende su 14 province e 464 Comuni.
All’ente, in particolare, è affidata la pianificazione e la programmazione in tema di difesa del suolo alla scala del bacino idrografico. Tra i suoi compiti c’è proprio l’elaborazione del Piano assetto idrogeologico (PAI) che tiene aggiornato il quadro conoscitivo in termini di pericolosità da alluvione e da dissesti geomorfologici. Con il Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA) e il Piano di gestione delle acque (PGA) fornisce inoltre una fotografia costantemente aggiornata dello stato di salute dei fiumi.
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