L’Ente risponde a quanto dichiarato dall’associazione Amici del Padule: «L’area non è abbandonata: la sua manutenzione non rientra nei compiti stabiliti dalla legge»
«Il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno è sempre stato e rimane a disposizione per raccogliere e veicolare in maniera corretta le richieste e le segnalazioni provenienti da chiunque abbia a cuore, a vario titolo, la salvaguardia del cratere palustre. Riconoscendo l’indiscusso e meritevole intento dell’Associazione Amici del Padule nella propria azione quotidiana di protezione e salvaguardia dell’ambiente, non possiamo non rimarcare quanto sarebbe stato molto più semplice, meno dispendioso e più costruttivo contattare direttamente il Consorzio che sicuramente si sarebbe fatto portavoce delle problematiche, piuttosto che riceverne segnalazione a mezzo stampa con l’attribuzione di responsabilità che ormai, come noto a tutti, non sono a carico dell’ente».
Il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno risponde così alle dichiarazioni dell’associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità. Secondo quanto dichiarato dall’associazione alla stampa, a fronte di un progetto globale di riqualificazione dell’area del Padule di Fucecchio, il Consorzio non avrebbe effettuato manutenzione nell’area Le Morette, lasciandola in stato di “abbandono”.
«Dispiace constatare nuovamente come si cerchi sempre di “gridare allo scandalo” in merito all’operato del Consorzio di Bonifica – commenta il presidente del CB4 Maurizio Ventavoli -, piuttosto che segnalare in maniera corretta e costruttiva eventuali problematiche riscontrate sul territorio delle quali l’ente si è sempre fatto carico o portavoce nei confronti delle istituzioni competenti». Così come riportato sugli organi di stampa il Consorzio, attraverso gli ingenti lavori effettuati nel Padule di Fucecchio, ha portato avanti una sistemazione complessiva del cratere palustre come non accadeva da decenni. I risultati, a livello idraulico e ambientale, sono sotto gli occhi di tutti.
«Sulle aree protette, come l’area Le Morette, il Consorzio non ha competenza diretta»
«È evidente e ormai chiarito – spiega – come non vi sia alcuna competenza diretta del Consorzio 4 Basso Valdarno per la manutenzione delle aree protette (ad esclusione di quella di proprietà) né tantomeno riguardo alla sistemazione o al reintegro delle tabelle che delimitano le riserve naturali. Attività per le quali in Consorzio può intervenire solo a seguito di apposita delega o convenzione. Riteniamo doveroso chiarire quindi (nuovamente) le singole competenze stabilite per legge, anche se ormai note, al fine di evitare futuri e pretestuosi attacchi».
Le competenze del Consorzio di Bonifica, stabilite per legge
Il Consorzio di Bonifica agisce, ex lege, ai sensi della Legge regionale 27 dicembre 2012, n. 79 Nuova disciplina in materia di consorzi di bonifica. Modifiche alla l.r. 69/2 0 0 8 e alla l.r.91/ 1 9 9 8. Abrogazione della l.r. 34/1 9 9 4 ed i cui compiti sono stabiliti all’art. 23 della medesima legge: progettazione e realizzazione delle nuove opere di bonifica individuate nel piano delle attività di bonifica, supporto organizzativo all’OIV, progettazione e realizzazione delle nuove opere idrauliche di quarta e quinta categoria, individuate nel piano delle attività di bonifica.
Di competenza dell’ente è poi la manutenzione ordinaria e gestione del reticolo di gestione, delle opere di bonifica e delle opere idrauliche di terza, quarta e quinta categoria, manutenzione straordinaria delle opere di bonifica. E ancora, il pronto intervento all’esercizio e vigilanza sulle opere di bonifica, compreso il rilascio delle concessioni, delle licenze e dei permessi di cui agli articoli 134 e 138 del regio decreto 8 maggio 1904, n. 368 (Regolamento per l’esecuzione del Testo Unico della legge 22 marzo 1900, n.195 e della legge 7 luglio 1902, n. 333 sulle bonificazioni delle paludi e dei terreni paludosi) e l’introito dei relativi canoni.
Il chiarimento sulla riunione dedicata al futuro del Padule
Infine un chiarimento in merito alla riunione del 22 ottobre che si è svolta presso la Dogana del Capannone per illustrare lo stato dell’arte del progetto ed evidenziare le prospettive future che si presenteranno una volta terminati i lavori, a cui gli Amici del Padule lamentano di non essere stati chiamati a partecipare. «Sono stati invitati i rappresentanti delle associazioni ambientaliste già a suo tempo componenti del “Tavolo di Confronto del Sistema delle Riserve Naturali del Padule di Fucecchio e del Lago Sibolla” – spiegano dal Consorzio – e cioè WWF, Legambiente, Lipu, Italia Nostra e, al fine di dare maggiore divulgazione possibile alle tematiche trattate, il Centro di Documentazione del Padule di Fucecchio».
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