Si chiama “passa all’azione, diventa volontario” la nuova campagna di comunicazione Anpas Toscana promossa dal Cesvot ed è mirata a chi si vuole unire per aiutare la comunità come da sempre fa Anpas.
La campagna di Anpas Toscana
La pandemia ha spinto il volontariato ad affrontare le nuove emergenze sociali. Ma le nuove necessità richiedono anche nuove persone il cui impegno sul campo possa sostenere questo sforzo delle associazioni. Queste infatti puntano su mutualità e civismo per operare. Anpas Toscana, in collaborazione con il Cesvot ha promosso una campagna di ricerca volontari rivolta a tutti i cittadini. Oltre alle tradizionali modalità di comunicazione, lo strumento chiave è un portale web. Infatti, accedendovi è possibile trovare il servizio prescelto e la sede più vicina per poterlo effettuare.
Le dichiarazioni di Dimitri Bettini da Anpas Toscana
Durante la pandemia Anpas Toscana si è messa al servizio della comunità, si è inventata nuovi servizi. Per questo servono nuove forze e nuove collaborazioni. «Stiamo guardando alle sfide del futuro con più certezze – ha detto il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini – e strumenti come questa campagna di comunicazione servono a orientare meglio sia i possibili futuri volontari, sia le nostre associazioni sul territorio che hanno a disposizione uno strumento importante di promozione. Sono grato al Cesvot per esserci stato vicino nel perfezionare la campagna di reclutamento da loro promossa su base regionale, facendo sì che fosse affine ai valori e ai colori del nostro movimento».
L’impegno di Anpas Toscana per la comunità
Nel pieno dell’emergenza Covid tutto il volontariato e non solo a livello toscano, ha affrontato la crisi. Una crisi di spazi e di incontri che da una parte ha penalizzato più l’essere che il fare. Dall’altra la crisi ha spinto a progettare e animare, custodire l’ascolto di quelle, persone che hanno bisogno di confrontarsi, di parlare e di trovare un conforto, che hanno bisogno di “scappare” dalla violenza che subiscono, di essere accompagnate per poter intravedere una soluzione alle ferite, alle tragedie domestiche e in altri contesti. Il Volontariato ha sempre saputo reinventarsi e nei momenti più difficili sa riproporsi con creatività e coraggio. «Non ci siamo mai fermati – ha detto Bettini – nemmeno nei momenti più duri della crisi sanitaria e sociale. Adesso è il momento di agire in continuità, e puntare a un nuovo ruolo, possibilmente in collaborazione con altri attori sociali».
La necessità di nuove forze
Per continuare a svolgere con profitto il ruolo cruciale nella promozione della comunità e della coesione sociale, le associazioni hanno bisogno di spingere anche sul rinnovo delle forze. Per evitare che il volontariato, pur così fondamentale per la società civile, venga visto solo come un rimedio da cui attingere alla bisogna.
Gli elementi presenti nella nuova campagna di comunicazione
Nella campagna di comunicazione c’è tutto il mondo di Anpas Toscana. Ci sono i servizi, c’è l’attività a sostegno degli altri. E soprattutto c’è il capitale umano. Questo è la cifra dell’essere essere pubbliche assistenze, ovvero essere al servizio del prossimo, laicamente e per il senso civico che ha animato i fondatori del movimento. Nello specifico, associazioni tra contadini e operai, enti di mutuo soccorso che sostenevano la popolazione che aveva i bisogni più disparati. Non solo con il soccorso sanitario, ma anche con le cooperative di consumo, con il sostegno ai braccianti e alle famiglie.
Le dichiarazioni di Belli dal Cesvot
«Che Anpas Toscana rilanci – ha detto il direttore di Cesvot, Paolo Balli – con un concept personalizzato, la campagna “Passa all’azione diventa volontario” è per noi un onore. L’investimento creativo di Cesvot trova, con Anpas, una vita ulteriore, una possibilità in più per sensibilizzare i cittadini all’azione volontaria. Mi auguro che questa iniziativa possa portare loro gli stessi riscontri positivi che ha portato a Cesvot e a molte associazioni toscane. In poco meno di un anno hanno chiesto di fare volontariato 1450 persone di cui ben 648 hanno incontrato le associazioni dove poter avviare questa nuova esperienza. Ciò a riprova del fatto che i toscani sono pronti a mettersi in gioco per dare una mano agli altri, sia con attività strutturate che attraverso una disponibilità più episodica».
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