Squadre di vigilanza e pronto intervento hanno presidiato il territorio
Festività al lavoro per gli uomini del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno. «Le piogge hanno interessato l’intero comprensorio a partire dalla tarda serata del 24 dicembre. E sono proseguite, con intensità variabile, fino al pomeriggio del 26 dicembre – spiega il presidente, Maurizio Ventavoli -. Il Consorzio si è subito attivato con le proprie squadre di vigilanza e pronto intervento che hanno presidiato il territorio e risolto alcune criticità».
Le piogge hanno creato criticità nel pistoiese: gli interventi per risolverle
Il 26 dicembre, ha esondato sulla strada il Fosso del Nociaccio a Ponte Buggianese (Pt) a causa di un’ostruzione del sottopasso stradale. Dopo aver tentato un intervento per rimuovere l’accumulo di materiale vegetale all’imbocco del sottopasso, si è reco necessario richiedere l’intervento urgente del Comune. Liberato dai detriti il sottopasso, mediante lancia a pressione, il Fosso del Nociaccio ha ripreso il suo corretto corso.
Lo stesso giorno gli uomini del Consorzio sono intervenuti sul Fosso Santa Maria in località Vasone a Buggiano (Pt) che non riusciva scaricare le acque nel Torrente Cessana, a causa dei livelli idrici troppo elevati di quest’ultimo, e aveva cominciato ad allagare i terreni circostanti interessando i garage di alcune abitazioni. Si è quindi proceduto al pompaggio delle acque del Fosso Santa Maria con recapito nel Torrente Cessana. Intervento sospeso solo quando i livelli del Cessana si sono ridotti permettendo il deflusso naturale del Fosso Santa Maria.
Intervento anche il 27 dicembre sul Fosso del Boscaccio in località Cecina a Larciano (Pt) dove si è registrata un’ostruzione dell’attraversamento stradale di via Pozzuolo a causa di materiale vegetale e terroso trasportato dalla corrente. Il Consorzio è intervenuto con escavatore e personale operaio per ridurre l’ostruzione e permettere il deflusso delle acque in modo da scongiurarne la fuoriuscita sulla viabilità.
A causa delle intense precipitazioni, il più sollecitato è stato il reticolo minore di valle
In generale, i principali corsi d’acqua hanno contenuto la piena con colmi che hanno superato il primo livello di guardia senza presentare particolari criticità mentre. A causa delle intense precipitazioni, il più sollecitato è stato il reticolo minore di valle. A causa degli alti livelli dei ricettori, ha infatti avuto difficoltà a scaricare. Il sistema di monitoraggio consortile ha fatto registrare dati pluviometrici di monte superiori alla media. Registrati 156 mm a Monte Battifolle, 166 mm a Villa Basilica e 157 mm ad Avaglio. Importanti anche i cumulati registrati dai pluviometri di valle: 115 mm Borra a Montecatini (Pt), 74 mm a Fucecchio (Fi), 87 mm al Canale del Capannone.
Area pisana e colline della Valdera: le piogge hanno fatto attivare gli impianti di pompaggio
Per quanto riguarda la parte ovest del comprensorio, riguardante l’area pisana e Colline Valdera, le piogge abbondanti hanno fatto attivare gli impianti di pompaggio che hanno funzionato a pieno regime per tutto il periodo. Il personale consortile intervenuto sul posto e in telecontrollo, ha vigilato per l’intera allerta su tutti gli impianti, in particolare nella zona nord (bonifica di Agnano, Camapaldo, Lamapiena, Ragnaione, Pisa Sud).
Altri interventi effettuati per risolvere problematiche legate ad ostruzioni ed allagamenti. Tra questi, il ripristino dello sgrigliatore meccanico andato in blocco nell’impianto di Campalto (Pisa). Ma anche la disostruzione di un sottopasso otturato in corrispondenza di Guado Baragaglia sullo Zambra di Montemagno (Calci, Pi) e di una griglia sul rio di Noce dove si erano accumulati ramaglie e erba (Vicopisano, Pi).
Rimosso inoltre materiale dalle griglie dell’impianto di Ragnaione (Pisa), per consentire il funzionamento a pieno regime. Rimosse anche alcune piante cadute all’interno del fosso Fiumaccio (Metato, San Giuliano Terme, Pi). Liberata infine una frana in alveo sul torrente Val di Rio di sopra (La Gabella, Calci, Pi). Monitorati senza sosta anche i livelli del fosso del Mulino con manovra di chiusura ed apertura in concomitanza delle piene del fiume Arno e Serchio.
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