L’appello di Opi Firenze-Pistoia alle istituzioni per trovare una soluzione e tutelare il lavoro
Si è concluso con la richiesta di risposte rapide, chiare e univoche da parte delle istituzioni il momento di confronto organizzato oggi pomeriggio da OPI Fi-Pt a proposito della sospensione degli infermieri vaccinati con due dosi che, avendo poi contratto il Covid, non hanno ancora potuto accedere alla terza dose e che per questo rischiano la sospensione. Proprio per risolvere un problema che rischia di trasformarsi in un’emergenza nell’emergenza – sono 500 solo tra Firenze e Pistoia gli infermieri che la piattaforma nazionale indica “rossi” e quindi a rischio sospensione dall’Albo – l’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia ha organizzato un evento che ha registrato non solo la presenza di tanti infermieri, ma anche dei rappresentanti di altri ordini professionali e sindacati.
A fare il punto, il presidente e vicepresidente di OPI Fi-Pt, rispettivamente Danilo Massai e David Nucci. Dopo aver riepilogato i fatti che, a causa di una sequenza di direttive contraddittorie, hanno portato alla situazione attuale, presidente e vicepresidente hanno chiesto un intervento chiaro delle istituzioni. «Ribadiamo che l’Ordine è totalmente a favore dei vaccini – hanno detto – ma non possiamo sospendere colleghi che hanno fatto due dosi e che, avendo preso il Covid, non hanno ancora potuto fare la terza. È ovvio che la faranno appena possibile, ma nel frattempo devono poter lavorare, come accade peraltro in tutti gli altri settori ».
A presentare i dati anche la presidente dell’ordine interprovinciale delle ostetriche di Firenze, Prato, Arezzo, Grosseto, Siena, Lucca e Pistoia, Antonella Cinotti. «Il nostro ordine conta 1.032 iscritte – ha spiegato -. E ne abbiamo 118 che sono tornate rosse sulla piattaforma pur avendo fatto regolarmente i primi due vaccini ed essendo assolutamente a favore della vaccinazione».
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