In programma domani un corso per aprire una finestra sulle soluzioni basate sulla natura utili per prevenire i peggiori impatti del cambiamento climatico
Innovazione, sviluppo tecnologico e sinergia territoriale giocheranno, nei prossimi decenni, un ruolo decisivo per favorire la transizione ecologica, proponendo soluzioni già mature e sperimentate e altre ancora da mettere a punto. Lavorare con la natura può aiutare a prevenire i peggiori impatti del cambiamento climatico e la perdita di biodiversità e di ecosistemi. Con questa consapevolezza, l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale promuove il corso formativo “Trasformazione verde, innovazione e sinergia territoriale” che si terrà domani, 14 giugno nella sala convegni dell’Autorità di bacino distrettuale a Lucca (via Vittorio Veneto 1).
Lucchesi: «a luglio coinvolgeremo gli enti per fare il punto sull’implementazione delle NBS e impostare proposte per il futuro»
«Uno dei principali obiettivi del Piano di Transizione Ecologica è il raggiungimento della neutralità climatica al 2050 e la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra al 2030 – spiega Massimo Lucchesi, Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale -. È quindi evidente la necessità che i programmi nazionali ed europei si orientino verso lo sviluppo di nuove conoscenze, tecnologie e soluzioni innovative da poter attuare nell’immediato futuro. In questo contesto le soluzioni basate sulla natura e i relativi sistemi di integrazione possono giocare un ruolo fondamentale se supportate da scelte politiche e di governance condivise e lungimiranti, per accelerare il processo di trasformazione verde. Il corso arriva per aprire una finestra su questo aspetto ma a luglio coinvolgeremo gli enti per fare il punto sull’implementazione delle NBS e impostare proposte per il futuro, alla luce del Pnrr, della Pac e dei nostri Piani di gestione».
Le strategie europee: i progetti EU “Phusicos – According to nature” e EU Horizon “Reconect – Demonstrates, references and upscales NBS in rural and natural areas”
Il primo tema affrontato sarà proprio dedicato a questo aspetto: “Opere Nature Based Solutions e strategia europea”. Sull’argomento interverranno, per l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, il segretario generale Massimo Lucchesi e Nicola Del Seppia, responsabile del settore progetti speciali. Il loro contributo verterà sulle opere NBS nel comprensorio del lago di Massaciuccoli, fulcro del progetto EU “Phusicos – According to nature”. A seguire, Zoran Vojinovic dell’Institute for Water Education (Paesi Bassi) sul progetto EU Horizon “Reconect – Demonstrates, references and upscales NBS in rural and natural areas”.
La Commissione europea definisce le Nature Based Solutions (NBS) come «soluzioni che sono inspirate alla natura e da essa supportate, che sono convenienti, forniscono al contempo benefici ambientali, sociali ed economici e contribuiscono a creare resilienza; tali soluzioni apportano una presenza maggiore, e più diversificata, della natura nonché delle caratteristiche e dei processi naturali nelle città e nei paesaggi terrestri e marini, tramite interventi sistemici adattati localmente ed efficienti sotto il profilo delle risorse». Le soluzioni basate sulla natura devono giovare alla biodiversità e supportare l’erogazione di servizi ecosistemici.
Gestione integrata e sinergia territoriale: tutti gli interventi
Il secondo focus sarà quindi su “Gestione integrata e sinergia territoriale”. Anders Solehim del Norwegian Geotechnical Institute (Norvegia) illustrerà il progetto EU “Phusicos – According to nature” evidenziando interventi NBS, strategie e barriere all’attuazione, mentre Nicola Silvestri, professore associato del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa si concentrerà su gestione integrata e sinergia territoriale. Il ruolo degli agricoltori nella gestione sostenibile del territorio sarà invece il tema al centro del contributo di Enrico Bonari professore emerito di Agronomia Generale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
I progetti di innovazione e integrazione tecnologica
Si proseguirà dopo la pausa pranzo con “Innovazione e integrazione tecnologica”: Antonella Trombadore, ricercatrice al Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze presenterà le possibilità d’integrazione di soluzioni NBS per la trasformazione verde. A seguire, Monica Bini e Roberto Giannecchini professori associati del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa parleranno di sistemi di raccolta dati ambientali utili alla pianificazione e progettazione di NBS. Infine, Franco Giacomelli project manager dell’azienda Nexman parlerà di sistemi di analisi e gestione dei dati di monitoraggio.
Alla fine del corso, gratuito, verrà rilasciato un attestato di partecipazione. L’Autorità di bacino ha richiesto il riconoscimento di Crediti Formativi Professionali (CFP) all’Ordine dei Geologi della Toscana e della Liguria, agli Ordini degli Ingegneri, degli Architetti e dei Dottori Agronomi e Forestali delle Province di Pisa, Firenze, Lucca. Per iscriversi basta inviare una e-mail a: info@appenninosettentrionale.it indicando nome, cognome, ordine di appartenenza e numero di iscrizione, riferimento telefonico. Al fine del ricevimento dell’attestato e del riconoscimento crediti CFP si richiede una presenza superiore all’80%.
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