Il concorso, articolato in due sezioni relative a tesi di laurea triennali e magistrali, ha ammesso lavori sulle Scienze della Terra in tutti i suoi più svariati aspetti
Si è concluso dell’Hotel Villa Undulna al Cinquale (Ms), con la proclamazione dei vincitori, il premio di laurea-concorso scientifico “David Giuntini”. Per la categoria tesi di laurea magistrale premiate ex-aequo le tesi di Irene Di Giorgio dell’Università di Siena e residente a Roma dal titolo “Interpretazione dei dati sperimentali di prove sismiche in sito ed analisi di risposta sismica locale bidimensionale” e di Giorgia Carano dell’Università di Torino e residente a Rocchetta Tanaro (Asti), dal titolo “Studio geologico strutturale di due transetti (Modi Khola e Mardi Himal) nella Regione dell’Annapurna, Nepal centro – occidentale”.
Per la categoria tesi di laurea triennale sono stati premiati ex-aequo Roberto Fontana dell’Università di Pisa e residente a Porto Azzurro (Livorno), con “Rilevamento geologico-strutturale dell’area a sud di Cavo (Isola d’Elba, LI)” e Francesca Amabile dell’Università degli Studi di Pisa e residente a Bucine (Arezzo) con “Vene e mineralizzazioni nelle torbiditi delle Unità Liguri Interne (App. Sett.): analisi isotopica e geologico–strutturale ”. Il concorso, articolato in due sezioni relative a tesi di laurea triennali e magistrali, ha ammesso lavori sulle Scienze della Terra in tutti i suoi più svariati aspetti, con particolare riguardo allo studio della geologia e geomorfologia del bacino del Fiume Magra e alle ricerche dai risvolti applicativi.
Nella giornata di premiazione di quest’anno, come da tradizione, la presentazione delle tesi vincitrici è stata affiancata da una lectio magistralis su tematiche scientifiche, quest’anno tenuta da Francesca Meneghini, professoressa del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, sulla tematica “L’insostenibile complessità del ciclo sismico: come il geologo legge le faglie”.
L’iniziativa è nata per onorare la memoria del geologo David Giuntini, iscritto all’Ordine dei Geologi della Toscana e dipendente dell’Autorità di Bacino del Fiume Magra. Il premio di laurea, fortemente voluto dalla famiglia Giuntini e promosso dalla Fondazione dei Geologi della Toscana, con il patrocinio del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale e dell’Ordine dei Geologi della Toscana, giunge quest’anno al traguardo della sua undicesima edizione.
«La cerimonia di premiazione è stata il coronamento della faticosa ma gratificante attività di valutazione dei lavori presentati – ha detto Elisa Livi, presidente della Fondazione dei Geologi della Toscana –. Un doveroso ringraziamento va, inoltre, alla famiglia Giuntini, a nome di tutti i giovani colleghi laureati e di tutta la comunità dei geologi toscani, per l’entusiasmo nel sostenere l’iniziativa anno dopo anno, con immutata passione, e per il sostegno economico che consente di riconoscere a tanti giovani laureati meritevoli l’ottimo lavoro di ricerca svolta in ambito geologico».
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