La novità illustrata al convegno di Anbi Toscana “Consorzi fra storia e innovazione”
Un sistema che permette di inserire tubi e condotte senza scavi, minimizzando i disagi, velocizzando i tempi e contenendo l’impatto sull’ambiente. Lo ha presentato Matteo Isola del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno nell’ambito del convegno “Consorzi fra storia e innovazione: 100 anni di bonifica” ospitato alla Fortezza da Basso di Firenze (Sala Rondino) nell’ambito di Earth Technology Expo. Un incontro promosso da Anbi Toscana, associazione che riunisce i sei Consorzi di bonifica regionali, per parlare di bonifica di ieri e di oggi, con la presentazione di alcuni dei progetti più innovativi realizzati dai Consorzi di Bonifica della Toscana sul suolo regionale.
Inserire o sostituire condotte e tubi senza scavi è l’opportunità offerta dalla tecnologia “no dig” (senza scavo, appunto) che il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno sta sperimentando con successo nella realizzazione del Distretto Irriguo 8 a Castiglion Fiorentino. In località Cardeta, uomini e macchine sono al lavoro per posizionare 4,3 km di condotte su una superficie di 200 ha dove inizialmente saranno presenti 17 punti di consegna. In alcuni tratti, è stata infatti utilizzata la tecnica che permette di passare da un pozzetto all’altro senza alterare i sottoservizi.
Tutti vantaggi del sistema “no dig”
Un sistema che consente di minimizzare i disagi per i cittadini, di velocizzare i tempi di realizzazione e di conseguenza i costi, di ridurre l’iter autorizzativo, di contenere l’impatto sull’ambiente e di migliorare la sicurezza di quanti eseguono materialmente i lavori. Anche nella progettazione del Distretto Irriguo n. 23, a Foiano della Chiana, diversi attraversamenti saranno realizzati con questa tecnica.
Proprio la decisa e convinta sperimentazione in atto ha fatto sì che il Consorzio toscano diventasse partner dell’importante evento dimostrativo organizzato, per la prima volta in Toscana, da Servizi a rete, il network di comunicazione e formazione rivolto alle utility italiane impegnate nei sottoservizi. La giornata, che si è tenuta di recente ad Arezzo, ha riunito, presso la sede consortile e nel “campo prova” allestito di fronte ad essa, una settantina di professionisti, tra ingegneri, geologi, geometri, che hanno partecipato attivamente all’incontro e alla live demo all’aria aperta. Tecnici esperti provenienti dalla Germania hanno simulato la realizzazione di attraversamenti più o meno brevi e di interventi “no dig” per la distruzione e sostituzione di condotte rotte.
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