Il piano presentato al convegno “Consorzi fra storia e innovazione: 100 anni di bonifica” nell’ambito di Earth Technology Expo
Utilizzare i droni in ambiti connessi alla difesa del suolo e alle attività di bonifica, quali manutenzione, progettazione e gestione dell’emergenza. È il piano messo in atto dal Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, presentato da Nicola Casarosa nell’ambito del convegno “Consorzi fra storia e innovazione: 100 anni di bonifica” alla Fortezza da Basso di Firenze (Sala Rondino) nell’ambito di Earth Technology Expo. Un incontro promosso da Anbi Toscana, associazione che riunisce i sei Consorzi di bonifica regionali, per parlare di bonifica di ieri e di oggi, con la presentazione di alcuni dei progetti più innovativi realizzati dai Consorzi di Bonifica della Toscana sul suolo regionale.
Il CB4 ha iniziato a utilizzare i droni a supporto delle attività istituzionali di manutenzione ordinaria, progettazione e gestione dell’emergenza a partire dal 2016. In seguito è nata la necessità di intraprendere un percorso collaborativo con il Cnr di Pisa e dal 2018 è partita una convenzione con il servizio Remote – Area della Ricerca Cnr di Pisa specializzato nell’utilizzo della tecnologia Sapr – Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto (droni). La convenzione ha lo scopo di testare nuove competenze e tecnologie nell’ambito della difesa del suolo e di gestione dell’ambiente, attraverso un team di lavoro composto da geologi, ingegneri idraulici, ingegneri e tecnici specializzati nei sistemi a pilotaggio remoto, sviluppatori informatici ed esperti in comunicazione e multimedia.
I droni preziosi durante le fasi emergenziali connesse ad eventi estremi
L’esperienza ha dimostrato che l’utilizzo del drone risulta uno strumento prezioso durante le fasi emergenziali connesse ad eventi estremi, come gli eventi alluvionali, rotte arginali, frane e dissesti, ma anche applicazioni collegate all’intensificarsi dei periodi di marcata siccità. I cambiamenti climatici in atto hanno infatti incrementato la velocità di evoluzione degli eventi estremi: da questo nasce la necessità di rendere velocemente fruibili i dati acquisiti in campo. All’interno della convenzione il Cnr ha progettato e reso disponibile un mezzo mobile per permettere l’elaborazione e trasmissione dati in tempo reale ai centri operativi.
L’utilizzo dei droni in fase ordinaria e emergenziale ha portato ad acquisire una mole importante di dati, ad oggi fruibili da operatori esperti tramite software dedicati (GIS, agisoft). L’obbiettivo, successivo all’acquisizione dei dati, era quello di renderli fruibili a una platea di diverse figure professionali del settore ambientale e di difesa del suolo, oltre a poter condividere, quasi in tempo reale, le immagini sferiche acquisite da drone e immagini georeferenziate durante l’evoluzione degli eventi estremi. Progettata anche una piattaforma web che consente sia un facile caricamento dei dati durante le fasi di campagna sia una visualizzazione snella da parte di tecnici presenti nelle cabine di regia. Con l’intento di promuovere la conoscenza delle attività, e rendere consultabili i dati raccolti, permettendone la visualizzazione e l’interazione.
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