Al via l’assemblea congressuale di Anpas Toscana, a Montecatini i rappresentanti delle 160 associazioni regionali
È cominciata stamani a Montecatini l’assemblea congressuale di Anpas Toscana, appuntamento che ogni quattro anni vede riunite tutte le 160 associazioni di Pubblica assistenza della regione per eleggere il nuovo consiglio regionale. E per tracciare l’orizzonte per il futuro del volontariato e del movimento. Ad aprire l’assemblea, i saluti istituzionali degli assessori della Regione, Serena Spinelli (welfare) e Simone Bezzini (sanità). Tra gli intervenuti anche il presidente della provincia di Pistoia Luca Marmo, il presidente della società della salute Alessio Torrigiani, l’assessore al sociale di Montecatini Federica Rastelli. E ancora il coordinatore delle centrali operative 118 Piero Paolini, il responsabile del Nue 112 Alessio Lubrani e il direttore del 118 Firenze-Prato Adriano Peris. Domani sono attesi a Montecatini il presidente della Regione, Eugenio Giani e l’assessore regionale alla formazione, Alessandra Nardini.
Il momento dedicato alle vittime del Covid
La rituale relazione del presidente Dimitri Bettini non poteva cominciare con un minuto di silenzio per tutte le vittime del Covid. La pandemia, che ha stravolto la vita del mondo, ha toccato da vicino i volontari che hanno dovuto dai primi momenti fare di necessità virtù e provvedere ai servizi di assistenza ai pazienti ammalati. Come il personale sanitario, ma con il valore aggiunto di non essere comandati, i volontari hanno fatto il loro lavoro, con scelte che hanno comportato e comportano quotidianamente anche dei rischi. «Personalmente – ha detto Bettini – ne sento ancora oggi vivo tutto l’onere, in particolar modo relativo alla sicurezza delle nostre persone, volontari e collaboratori, che, pur acclamati dai cittadini al loro arrivo, erano in presenza di una molteplice serie di rischi»
Bettini: «stiamo per gettare le basi di un nuovo patto di mutuo aiuto, che dovrà travalicare il quadriennio durissimo che ancora avremo di fronte»
Ma nel mezzo della pandemia, il mondo è cambiato ulteriormente; la guerra in Ucraina, i costi dell’energia, una nuova povertà hanno spinto i volontari a sperimentare nuove strade per assistere chi ha bisogno. E oggi in questa ‘palestra di democrazia’, come ha definito l’assessore Bezzini, l’assemblea delle Pubbliche assistenze, volontari e dirigenti sono al lavoro per definire le aree del bisogno, trovare una nuova spinta per interpretare la contemporaneità. «Stiamo dunque per gettare le basi di un nuovo patto di mutuo aiuto – ha detto Dimitri Bettini – un Patto che dovrà travalicare il quadriennio durissimo che ancora avremo di fronte, ma che rappresenta il contributo di Pubbliche Assistenze Toscane alla salvaguardia del Paese».
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