“La violenza si combatte solo con la solidarietà”
«Voglio rivolgere un invito ai ragazzi del Michelangelo. Sia ai picchiatori che agli studenti picchiati. Incontratevi e dialogate nella sede di una nostra Pubblica Assistenza». E’ il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini a lanciare un invito alla pacificazione.
«Quel ragazzo a terra, picchiato con violenza con calci e pugni potrebbe essere mio figlio. Ma anche quello che lo ha picchiato potrebbe esserlo ugualmente. La violenza va condannata, ma nasce dalla contrapposizione ideologica, da una forzatura della politica che taglia ogni umana connessione».
«La violenza si combatte solo con la solidarietà. E con l’impegno quotidiano al servizio degli altri. Fuori dalle ideologie, solo con lo spirito del servizio. E’ questo che dobbiamo insegnare ai nostri figli, soprattutto quando sbagliano. Questi episodi sono il retaggio di un’epoca passata; la società civile aveva sconfitto tutto questo, ma in tempi difficili serve maggiore attenzione, serve l’intervento di chi ha gli anticorpi per farlo. Come la professoressa che si è ‘messa in mezzo’ per far cessare la rissa, come i volontari che tutti i giorni si spendono per aiutare gli altri».
«Sono disponibile, il nostro movimento è disponibile, a favorire questo processo di pacificazione. Come? Attraverso il servizio, dando a questi ragazzi l’opportunità di capire quali sono i bisogni delle persone che soffrono. Ma niente può cominciare senza prima un confronto. Noi ci mettiamo il ‘campo neutro’, e l’impegno di far conoscere se loro vorranno un mondo fatto dell’unica politica che conta: quella dell’aiuto al prossimo».
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