I dati dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale
Toscana e Umbria caratterizzate da severità idrica bassa; Liguria in una situazione di severità idrica media. In sintesi, una situazione in Toscana e Umbria non particolarmente preoccupante grazie agli afflussi sopra media degli ultimi mesi, meno positiva in Liguria, dove le cumulate sono state tali da non risanare le criticità idriche.
In ogni caso, il distretto dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Settentrionale mostraun quadro da monitorare attentamente, anche alla luce delle previsioni climatiche.
Sono i dati del report dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale, riunitosi il 7 agosto: in sostanza la conferma quanto giàstabilito nella precedente riunione di metà luglio, con una situazione differenziata sul distretto. I bacini toscani e umbri e quello del fiume Magra (Toscana/Liguria) mantengono un livello di severità idrica bassa mentre gli indicatori attestano un livello di severità idrica media in Liguria, con particolare livello di attenzione ai bacini di ponente.
Il mese di luglio è stato caratterizzato da piogge modestissime, inferiori alla media dell’ultimo trentennio e temperature sopra alla media (dell’ultimo trentennio ma in particolare dei trentenni precedenti). Tuttavia i corpi idrici superficiali e sotterranei risentono ancora in maniera decisamente positiva delle piogge di maggio e giugno, con valori di portata e livelli piezometrici superiori alle medie stagionali.
In Toscana, le precipitazioni di luglio 2023 confrontate con le medie del mese di giugno dell’ultimo trentennio, vedono un deficit di circa il 50% (17 mm sui 34 mm attesi). Tuttavia sull’anno la Regione continua ad avere un bilancio positivo (1087 mm contro i 1004 mm attesi) con una distribuzione spaziale delle piogge che la dividono in due settori, uno nordoccidentale (bacino Magra e Toscana Nord e Serchio) dove è piovuto assai meno dell’atteso, ed uno sudorientale, caratterizzato da apporti decisamente superiori alla media.
Agosto, dopo una prima settimana con temperature sotto media, pare caratterizzato da assenza di piogge significative e temperature che progressivamente torneranno a superare la media, con possibili ondate di calore. Per quanto riguarda i prossimi mesi, settembre e ottobre appaiono nella media per temperature e piogge. Si tratta, se mantenuto, di un buon segnale essendo settembre e ottobre mesi caratterizzati da piogge significative. Per quanto riguarda novembre e dicembre, i segnali a oggi disponibili indicano situazioni in media.
Le idrometrie del mese di luglio sono o in linea o sopra la media su tutta la Toscana. A oggi, tuttavia, stanno riprendendo l’andamento tipico estivo. La situazione dei principali invasi regionali ha una percentuale di riempimento complessiva dell’ordine del 86%. Buono anche il livello di riempimento dei laghi di Massaciuccoli e Chiusi.
Benché luglio sia un mese in cui le falde idriche non ricevono apporti significativi, in Toscana le piezometrie mostrano un miglioramento anche rispetto a giugno: solo il 10% dei casi monitorati è sotto il 25° percentile; in alcune sezioni sono stati raggiunti i massimi storici per il mese di luglio.
Rimangono, tuttavia, alcuni casi di stazioni (in 4 aree) in cui la falda si è attestata a profondità sotto media, tra cui quella di Sant’Alessio a Lucca. Continua anche per il mese di luglio la situazione di criticità dell’area della costa livornese, statisticamente soggetta a criticità estive. In miglioramento la situazione delle sorgenti monitorate, con particolare riferimento a quelle del Fiora e dell’Amiata.
La situazione ligure è meno tranquilla e dovrà essere oggetto di un attento monitoraggio e valutazione, anche in considerazione delle modeste risorse invasabili e degli scarsi afflussi del periodo, in particolare in ponente
Per quanto riguarda le falde liguri perdura anche a luglio la situazione di estrema criticità della falda del Fiume Roia, con valori medi mensili anche inferiori al giugno del 2022, spesso legati a interventi periodici e specifici sul materasso alluvionale per aumentarne la permeabilità.
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