Medici, infermieri e tutte le figure del settore per una migliore organizzazione
Promuovere la ricerca e la formazione dei medici, degli infermieri e di tutte le figure operanti nel sistema dell’Emergenza inclusi, psicologi operatori socio sanitari e volontari. È l’obbiettivo dell’Aies (Accademia Italiana Emergenza Sanitaria), una nuova società nata con lo scopo di migliorare l’organizzazione dell’emergenza urgenza in Italia, creando una struttura multiprofessionale basata sulla collaborazione tra le diverse professionalità e la loro valorizzazione.
La presentazione si è tenuta questa mattina a Firenze, nella sede dell’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia, alla presenza di David Nucci presidente di Opi Firenze Pistoia, Pietro Dattolo presidente Ordine dei Medici di Firenze e, per Aies, il presidente Roberto Romano, il vicepresidente Riccardo Ristori, la consigliera Alessandra S. Schiavoni che è intervenuta anche in rappresentanza dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e il consulente legale Olindo Cazzolla che ha posto l’accento sulla necessità di creare linee guida e procedure per gli operatori che si trovano a soccorrere il cittadino oltre a fare formazione dal punto di vista legale. Ha portato il suo saluto anche Daniele Orletti, presidente di Coes Italia (associazione dei conducenti di emergenza sanitaria).
Tutto è nato in Toscana, dall’iniziativa di Riccardo Ristori (medico dell’emergenza-urgenza e formatore) e Roberto Romano (infermiere e operatore dell’Emergenza Territoriale), ma l’Aies punta a trasformarsi in una struttura nazionale con apertura internazionale. L’associazione ha anche predisposto la creazione di una commissione etica interna, nella consapevolezza che l’emergenza urgenza non è solo “tecnica” ma ha anche una grossa implicazione etico professionale che coinvolge tutti, dai medici ai volontari.
«L’esperienza ci ha insegnato che parlare a livello monoprofessionale rappresenta un limite – spiega Roberto Romano – per questo abbiamo voluto creare un contenitore che raccolga tutte le professioni e tutte le figure che partecipano al sistema dell’emergenza urgenza: medici, infermieri, psicologi ma anche Oss e volontari. Una realtà multiprofessionale che rappresenta un unicum nel settore, anche per la sua estrema democraticità: basta guardare al direttivo che tra i suoi cinque membri conta due medici, due infermieri e uno psicologo a cui si aggiungono i referenti di profilo (come i volontari). L’obbiettivo è aprire da qui a un paio d’anni una società scientifica; aspettiamo solo i tempi tecnici per l’apertura della finestra ministeriale. Nel frattempo lavoreremo per creare una struttura nazionale, facendo formazione e ricerca scientifica. Nel comitato scientifico abbiamo previsto anche membri internazionali; ne fa già parte Doug Fackler, responsabile del sistema di elisoccorso del Maryland».
«L’idea di creare una nuova società scientifica è nata con l’obbiettivo di rispondere a quelle che potevano essere esigenze da colmare – ha detto Riccardo Ristori -. Quindi ci siamo concentrati su ciò che poteva essere utile. In primo luogo abbiamo deciso di aprire le porte a tutte le figure che lavorano nell’emergenza urgenza, strutturando un programma specifico di crescita per ogni figura professionale. Uno dei punti principali su cui punteremo, riguarda quindi le esigenze formative, il più reale e all’avanguardia possibile. Ma siamo anche consapevoli che per riuscire a fare qualcosa di più incisivo serve una capacità comunicativa politica, in modo da essere penetranti e dare voce alle nostre esigenze: lavoreremo anche su questo aspetto».
«Abbiamo fortemente voluto che Aies fosse presentata nella nostra sede perché crediamo che nell’ambito dell’infermieristica di emergenza urgenza sia necessaria una svolta che ci faccia fare il salto di qualità sull’emergenza territoriale, ma anche sulle centrali operative – ha commentato David Nucci presidente di Opi Firenze Pistoia -. L’infermiere è una figura cardine nel sistema sanitario, questo è avvalorato anche dalle ultime normative, e darà sempre più risposta ai bisogni della popolazione. Crediamo che le società scientifiche possano fare quel lavoro di valutazione della scienza, di articoli scientifici, sviluppando aggiornamenti continui e linee guida che possano essere sfruttate dall’organo politico per far sì che la professione possa ricevere il giusto riconoscimento».
«Ben vengano iniziative come queste che uniscono medici e infermieri – afferma Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Firenze -: è sempre più necessario avere un approccio multidisciplinare e multiprofessionale alla gestione dei servizi sanitari, in particolar modo per quelli delle emergenze urgenze, estremamente complessi e delicati».
«Mai come in questi giorni, con la nostra Toscana ferita da una alluvione che ha colpito famiglie, anziani, bambini, aziende e ospedali capiamo come sia importante che tutte le professioni sanitarie si mettano insieme per garantire ai cittadini un servizio di assistenza di emergenza urgenza – afferma la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino -. Le emergenze sono sempre più frequenti e avere un sistema e una rete coordinata che intervenga in maniera tempestiva ed efficace su ogni aspetto, a 360 gradi, è fondamentale. Siamo felici che come consigliera di Aies sia stata nominata la dottoressa Alessandra Schiavoni, psicologa iscritta al nostro Ordine: è la dimostrazione dell’attenzione che nelle situazioni di emergenza deve essere posta anche alle ricadute sul lato psicologico: anche qui è necessario un intervento immediato e precoce sulle conseguenze traumatiche del momento e a quelle che possono manifestarsi anche a distanza di tempo».
Fra gli obbiettivi di Aies c’è quello di promuovere l’integrazione tra le componenti territoriali ed ospedaliere del sistema nazionale delle emergenze sanitarie, ma anche portare avanti la formazione professionale e l’addestramento permanente nelle emergenze-urgenze e nella gestione delle maxi emergenze e la formazione e l’educazione sanitaria per i laici, in particolare sulla rianimazione cardiopolmonare e sul corretto utilizzo delle strutture sanitarie, ordinario e in occasione di maxiemergenze e catastrofi.
La società punta a contribuire al miglioramento dell’assistenza sanitaria in emergenza a livello nazionale e sovranazionale e della qualità dei servizi erogati nel sistema nazionale dell’urgenza-emergenza, anche in collaborazione con le Istituzioni universitarie, le altre Società scientifiche, gli Ordini professionali, gli organismi e le Associazioni del volontariato e della Protezione Civile. Un obbiettivo da raggiungere promuovendo l’integrazione culturale, organizzativa e funzionale tra le diverse componenti del sistema delle emergenze sanitarie.
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