Grazie al protocollo d’intesa tra Anci e Anpas Toscana, via a percorsi di coprogettazione
Un nuovo sistema di welfare. Adeguato ai tempi e sostenuto con l’impegno del volontariato. E’ il cuore del protocollo d’intesa siglato questa mattina dai presidenti di Anci Toscana, Matteo Biffoni e delle Pubbliche assistenze della regione, Dimitri Bettini.
Nell’intesa l’associazione dei comuni, si impegna a collaborare attivamente con il movimento di volontariato (162 sedi, 500mila soci in tutta la Toscana e oltre quarantamila volontari attivi nell’emergenza sanitaria, nel sociale, nella protezione civile, antincendio boschivo, donatori di sangue) per definire politiche e azioni di sistema per dare risposta alle esigenze sociali e sociosanitarie delle comunità del territorio, secondo i principi di sussidiarietà, sostenibilità e appropriatezza.
L’obiettivo, da condividere con la Regione Toscana e gli altri soggetti del Terzo settore è la costruzione condivisa di modalità innovative per lo sviluppo di cure domiciliari evolute, in grado di contribuire ad affrontare l’insieme dei bisogni complessi di cura, assistenza, tutela e supporto alle persone e alle famiglie, mediante l’attivazione delle risorse formali ed informali presenti nelle comunità di riferimento e delineando approcci specifici sia per le aree urbane che per le aree interne.
«Questa intesa è molto importante per il sistema dei Comuni – ha detto il presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni – sappiamo bene che la rete del terzo settore costituisce una ricchezza insostituibile per il tessuto sociale delle nostre città e dei nostri territori, ed è per noi un partner strategico. Senza l’impegno del volontariato, delle migliaia di persone che offrono il loro tempo e il loro impegno al servizio degli altri, sarebbe impossibile garantire molti servizi indispensabili. Lo abbiamo visto bene nel periodo della pandemia. Per questo, una collaborazione strutturata sarà per i Comuni da un lato, e per Anpas dall’altro, un’occasione concreta di migliorare e qualificare ancora di più i servizi del settore sociosanitario. L’invecchiamento della popolazione e le nuove povertà ci impongono di dare risposte nuove e condivise a una fetta di popolazione che cresce e che ha bisogno di assistenza domiciliare, di telemedicina, di servizi di prossimità. Il nostro impegno è lavorare insieme utilizzando al meglio ogni strumento».
«Con Anci – ha detto il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini – puntiamo alla costituzione di specifici tavoli di lavoro, anche insieme alle altre realtà del volontariato, dedicati all’approfondimento dei temi sociosanitari, dell’housing sociale e del trasporto dei “soggetti con fragilità socio-economica”, in modo da poter elaborare indirizzi per le modalità erogative dei servizi. Lo faremo secondo quanto definito fra Regione, Anci Toscana, Forum del Terzo settore e Cesvot sull’amministrazione condivisa»
Il primo passo è l’individuazione di alcune Società della Salute, nelle quali sono stati approvati i progetti di cui in premessa a valere sui fondi PNRR nelle quali avviare una sperimentazione delle nuove modalità organizzative e di presa incarico. Successivamente le esperienze pilota saranno diffuse sul territorio.
Lascia un commento