Un giovane di 20 anni si è tolto la vita nei giorni scorsi. Tante le proteste all’interno del penitenziario fiorentino
Si è tolto la vita all’interno del carcere, mentre il compagno di cella si trovava nella sala colloqui. Aveva soli 25 anni, Fedi Ben Sassi, il giovane di origini marocchine. Era arrivato in Italia ancora minorenne dentro a un camion e il prossimo 28 maggio 2025 sarebbe dovuto uscire. Invece, si è impiccato nel tardo pomeriggio di giovedì, approfittando di un momento di solitudine. Ennesimo suicidio all’interno del penitenziario fiorentino di Sollicciano.
La rivolta dei detenuti
A poche ore di distanza dall’accaduto tra i detenuti sono scoppiate forti proteste. Un carcere, quello di Sollicciano, descritto già da più addetti come “una polveriera” per le condizioni di vita dei reclusi a causa degli annosi problemi della struttura, tra cimici nelle celle e recentemente pure la mancanza di acqua che hanno portato anche a un esposto da parte di una cinquantina di detenuti.
“La 53ma vittima di questa strage senza fine”, hanno detto dal sindacato di polizia penitenziaria, che già nella mattina del 4 luglio aveva dato conto di un altro detenuto morto, un 35enne finito in coma per un tentato suicidio nel carcere di Livorno a inizio settimana.
Carcere di Sollicciano: la posizione di Opi Fi-Pt
Su quanto accaduto anche Opi di Firenze Pistoia che torna a chiedere più sicurezza sia per gli addetti che lavorano all’interno del penitenziario, che per gli stessi detenuti.
«Auspichiamo la massima attenzione delle autorità competenti perché gestiscano con sensibilità la situazione che da tempo é estremamente complessa – spiega il presidente di Opi Firenze Pistoia, David Nucci -. Sollecitiamo la massima tutela dei professionisti che operano nel carcere e delle persone che scontano una pena al suo interno e che devono sempre essere trattate con equità, rispetto dell’umana dignità e attenzione alle esigenze sanitarie e psicologiche».
Una richiesta di attenzione e di cambiamento delle condizioni carcerarie condivisa e sollecita da tempo anche dagli operatori presenti all’interno della struttura.
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