Alla Frate Sole di Figline Valdarno, si celebra l’iniziativa del prof. Luigi Di Marco che punta a fare delle Rsa centri di connessione culturale e sociale
Un format pensato per trasformare le Rsa in luoghi di cultura, inclusione e partecipazione attiva e che, dopo la sperimentazione in una residenza assistenziale fiorentina, è pronto per essere replicato in altre strutture. Martedì 4 dicembre (ore 17) alla Rsa Frate Sole di Figline Valdarno si celebrerà il progetto “La Compagnia dei Magi per le RSA”.
Si tratta di un’idea del Prof. Luigi Di Marco, che attraverso incontri culturali autogestiti dagli ospiti, in collaborazione con il personale sanitario, i familiari e la comunità locale, ha dimostrato come l’interazione e la condivisione possano arricchire la vita nelle Rsa.
All’iniziativa, durante la quale saranno consegnati attestati di riconoscimento ai protagonisti che hanno contribuito al successo del progetto innovativo, parteciperanno Cristiano Benucci consigliere della Regione Toscana, Valerio Pianigiani sindaco di Figline e Incisa Valdarno, Gianni Salvadori – Ex Assessore alla Sanità, Simone Naldoni direttore della Società della Salute Sud Est.
Come nasce il progetto “La Compagnia dei Magi per le Rsa”
«È una idea del prof. Luigi di Marco, fondatore e presidente onorario de “Il Verrocchio”, nonché autore del libro “La compagnia dei Magi” edito da Franco Angeli – spiegano i responsabili dell’iniziativa -. Di Marco, ospite della Rsa Frate Sole a Figline Valdarno, ne ha avviato a inizio 2023 la sperimentazione. Dopo alcuni mesi il format, sviluppato in collaborazione con l’associazione Il Verrocchio e con la RSA Frate Sole, ha assunto una struttura definita e coinvolgente e oggi è pronto per essere replicato in altre strutture».
L’obiettivo dell’iniziativa: promuovere eventi culturali interni interattivi
L’obiettivo del progetto “La Compagnia dei Magi per le Rsa” è stata la promozione di eventi culturali interni interattivi direttamente organizzati dagli ospiti in merito ad argomenti da loro stessi definiti in collaborazione con la struttura coinvolgendo gli stessi ospiti, i loro familiari e gli operatori sanitari. In un prossimo futuro è l’intenzione di coinvolgere le organizzazioni di volontariato presenti sul territorio, inoltre coloro che in questa e in altre strutture promuoveranno gli eventi o saranno proattivamente coinvolti, sarà proposto di partecipare alla Compagnia dei Magi.
Gli incontri della domenica sulla valorizzazione dei saperi della terza età
Alla Rsa Frate Sole di Figline Valdarno si svolgono tre categorie di incontri, in buona parte autorganizzati dagli ospiti e dai loro parenti. La domenica, gli ospiti s’incontrano per il mantenimento e valorizzazione dei saperi della terza e quarta età. Si parte da una breve analisi generale di un tema, rappresentato all’interno di un “contenitore culturale” (nel suo caso, il prof. Luigi Di Marco ha scelto un contesto storico ossia il medioevo, l’Umanesimo e il Rinascimento fiorentino); a questo si aggiungono racconti di località e persone che abbiano vissuto nel territorio circostante la clinica. Creato un contesto culturale chiaro e dinamico, si interagisce a questo punto con il vissuto degli ospiti e delle loro esperienze su quel tema in vari settori.
«Gli incontri settimanali fra ospiti sono stati finora oltre 60 – spiegano i responsabili del progetto -. In media vengono partecipati da 12 persone, di cui ogni volta almeno due intervengono approfonditamente narrando storie personali e altri 4-5 con riflessioni più brevi. Nel tempo, almeno altri due ospiti oltre al prof. Di Marco hanno assunto un ruolo assai attivo di preparazione e gestione».
Il ruolo del personale dipendente e dei familiari nel progetto “La Compagnia dei Magi”
Ogni mercoledì invece, il personale dipendente della Rsa, si distacca dal lavoro operativo per circa 30 minuti per ascoltare e approfondire la narrazione di un tema. Il principale risultato è l’immediato miglioramento della facilità empatica tra i partecipanti, che si instaura e si diffonde nell’ambiente. Questo “percorso di crescita personale” si realizza all’interno dell’orario lavorativo.
«Gli incontri fra dipendenti sono stati finora oltre 30 con la partecipazione media di sei persone, che si raccontano anche con particolari assai personali, generando curiosità e interesse reciproco, soprattutto verso le storie di vita di coloro che arrivano dall’estero, talvolta da paesi lontani».
Una volta al mese invece, entrano in gioco anche i familiari degli ospiti: «questa categoria di incontri si svolge a numero ristretto e a invito. Tende ad accrescere l’empatia tra clinica, ospiti e familiari, fino anche a raggiungere altri soggetti del territorio. Anche in questo contesto si utilizzano quale sfondo culturale le storie fiorentine, sviluppandone connessioni con varie epoche e naturalmente anche con l’attualità».
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