L’assemblea ha votato per la modifica del sistema di riscossione delle quote
Approvato, con 200 voti favorevoli, senza contrari né astenuti, il Bilancio di previsione 2025 dell’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze Pistoia illustrato nel corso dell’Assemblea annuale di ieri dal tesoriere, Michele Trinci, alla presenza di Lapo Sassorossi, presidente dei revisori dei conti, della segretaria dell’Ordine, Maddalena Troja e del presidente di Opi Fi-Pt, David Nucci.
«Ringrazio tutti i partecipanti a questa seduta, un momento importante dopo le elezioni di settembre – ha detto il presidente di Opi Firenze-Pistoia David Nucci -. Colgo l’occasione per ringraziare il Consiglio, la Commissione d’Albo degli Infermieri, la Commissione d’Albo degli Infermieri Pediatrici, il Collegio dei revisori dei conti perché dopo le prime difficoltà il gruppo della lista “Costruire Insieme” sta iniziando a costruire realmente, lavorando in sinergia».
Approvata anche la modifica al regolamento di riscossione delle quote (197 favorevoli, 0 contrari, 0 astenuti). «Il tema dei morosi è un tema ricorrente – ha spiegato il presidente Nucci -, per la sostenibilità dell’andamento dell’ente è necessario avere la maggioranza delle quote entro i primi mesi. Quest’anno circa il 50% degli iscritti ha pagato entro il mese di marzo; a oggi abbiamo 230 morosi (a giugno erano circa 3500, ridotti tramite i solleciti). Per questo, visto che il regolamento della Federazione lo consente, abbiamo proposto di rendere modulare la quota nel corso dell’anno». L’importo resterà di 90 euro per i pagamenti entro il mese di giugno; da luglio subirà una maggiorazione di 10 euro, portando la quota a 100. Per i morosi, prima della cancellazione, sono previsti tre scaglioni di mora da 20, 40 e 60 euro».
Altro quesito posto all’assemblea, che ha risposto favorevolmente (198 favorevoli, 0 contrari, 0 astenuti), quello relativo alla vendita dell’immobile di via Palestrina 6 a Firenze, che si trova di fronte alla sede legale dell’Ordine di via Palestrina 11 e che ospita aule di formazione. «Si tratta di una sede dismessa in fase Covid – ha spiegato Nucci – perché da quel momento la formazione è cambiata, con l’introduzione dei corsi a distanza e in Fad asincrona, e inoltre la capienza totale delle aule è pari a quella dell’aula grande di via Palestrina 11. Oggi rappresenta solo un costo vivo, per le spese di condominio, Imu, Tari utenze e degli oneri straordinari per interventi manutenzione del palazzo, a fronte di una sede a tutti gli effetti inutilizzata».
La relazione programmatica per il 2025 dell’Ordine delle Professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia, rappresenta uno sviluppo di quanto declinato nel programma elettorale, già declinato in questi primi mesi del nuovo mandato. «Uno dei temi che ci tocca maggiormente è la carenza degli infermieri – ha spiegato Nucci – portiamo avanti il monitoraggio delle risorse infermieristiche nel sistema, consapevoli che la progressiva perdita di colleghi avrà una ripercussione importante sulle risorse assistenziali da garantire. In questo senso teniamo sotto stretto controllo il tema dell’esercizio temporaneo della professione da parte di personale proveniente da Paesi terzi che non ha nessun filtro in ingresso. Un problema che riguarda soprattutto il mondo delle Rsa: il provvedimento aveva una prima scadenza al 31 dicembre 2025 ma è stato prorogato per 2 anni. La Regione Toscana ha messo come vincolo la conoscenza della lingua italiana e l’Ordine si sta facendo garante di verificare requisiti e conoscenze».
Altro punto, la volontà di favorire la partecipazione degli iscritti alla vita dell’Ordine, curando la comunicazione, ma anche trasparenza e ascolto. «Sul nostro portale sono già presenti bandi sulla trasparenza e per la partecipazione alle commissioni finali del Corso di Laurea in Infermieristica, Oss e Cdl Magistrale in infermieristica – ha detto Nucci -. Il nostro gruppo comunicazione è attivo per sviluppare la partecipazione attraverso i canali social e l’obiettivo è anche implementare, attraverso il coinvolgimento di tutti, il nostro magazine online Infermierinews. Il coinvolgimento degli iscritti vogliamo svilupparlo anche attraverso l’Opi Tour che ha già fatto una prima tappa nel presidio di Sant’Annunziata, dando la possibilità anche ai colleghi di presidi più lontani di partecipare, per fare rete e squadra».
Avviato anche il lavoro per lo sviluppo delle competenze specialistiche, «che in Toscana ha già raggiunto buoni standard – ha proseguito il presidente di Opi Firenze-Pistoia -. A livello nazionale si sta lavorando per lo sviluppo delle competenze a indirizzo clinico, un passaggio doveroso per l’innalzamento competenze. Abbiamo già avuto un primo incontro con la Regione per veder nascere percorsi specialistici come quello della prescrizione. Tra gli obiettivi anche lo sviluppo di competenze pediatriche in ambito scolastico ma anche l’introduzione dell’infermiere pediatrico di comunità e famiglia. Si spera in una delibera regionale per avere questo bel traguardo».
Uno sviluppo da sostenere anche attraverso l’offerta formativa. «Abbiamo condotto una survey tra 1200 persone – ha spiegato il presidente David Nucci –: le commissioni d’albo stanno lavorando in modo sinergico per inquadrare i bisogni dei nostri colleghi e sviluppare un piano formativo congruo. Ci siamo posti come obiettivo anche quello di consolidare il rapporto con le Università, intavolando gruppi di lavoro. Stiamo inoltre cercando di mappare le competenze nella nostra rete e valorizzare i nostri professionisti a beneficio. In più ci siamo proposti di attivare una collaborazione con Estar, per offrire supporto in tema di concorsi e selezioni ed evitare di ripetere gli errori passati. Infine tra i nostri obiettivi c’è anche quello di sviluppare una competenza ad oggi ancora molto frenata: la libera professione. Sappiamo che la norma sul tema è strutturata male, tanto da rendere impraticabile la libera professione per i dipendenti».
Infine, a livello tecnico, è stato deciso di non rinnovare le convenzioni con Asl Toscana Centro e Careggi per la trattenuta in busta paga della quota dell’Ordine. «Per sopperire alla mancanza di questo servizio – ha chiarito Nucci -, l’Ordine ha deciso di sviluppare la notifica della scadenza di pagamento sull’app Io, con la possibilità di pagarla dalla stessa app. Da un mese inoltre abbiamo attivato due Pos pagoPA, per dare agli iscritti la possibilità di pagare in sede. Anche grazie alle economie fatte in due anni mandato, abbiamo potuto mantenere la quota d’iscrizione a 90 euro: ora siamo tra gli ordini meno cari in Toscana, a fronte di una serie di servizi importanti e un apparato amministrativo efficiente».
Importanti anche gli interventi degli iscritti, che hanno evidenziato alcune problematiche di attualità ed esigenze della professione, dalla necessità di una formazione mirata alla multiculturalità dei vari contesti, che vedono oggi presenti infermieri e altri professionisti provenienti da varie parti del mondo.
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