Il ragazzo, che aiutava nonna e zia, era stato coinvolto in un incendio fatale
Sono passati due anni dalla tragica notte che ha portato via Luca Faggi, appena 25enne. Nell’incendio divampato nell’abitazione di via della Sassaiola, a Quinto Basso, era morta anche sua zia Francesca. Luca si trovava lì, in quel momento, per il suo grande cuore da scout, che lo portava spesso a dedicarsi a opere di volontariato. Da alcuni mesi aveva deciso di trasferirsi a Sesto Fiorentino per aiutare la nonna e la zia. Studiava Ingegneria Meccanica, era al terzo anno. Collaborava con un’associazione per l’assistenza alle persone disabili.

E proprio l’Agesci (Associazione Guide e scout cattolici italiani) con un post parla del giovane e invita tutti oggi a ricordarlo, dalle 19.30 alle 21.30 presso l’oratorio di San Martino, in piazza della Chiesa, accanto alla sede del gruppo scout Sesto Fiorentino 1.
“Ci mancano i tuoi sorrisi, i tuoi abbracci, la tua mano tesa per aiutare e sostenere”
Scrivono: “Sono passati due anni dal tuo ultimo saluto e ci manchi. Ci mancano i tuoi sorrisi, i tuoi abbracci, la tua mano tesa per aiutare e sostenere. Come dimenticare la tua vivacità, la tua energia? Riuscivi a lasciare qualcosa in tutti bambini, ragazzi e adulti che incontravi lungo la tua Strada. Così come con i “ragazzi” de “La Casina”, a Cercina, la tua presenza “in punta di piedi” così come ti descrive Manu quando parla di te. Per i neonati il pianto serve per comunicare i propri bisogni. Per te, Luca, tante lacrime hanno segnato i nostri volti e come i neonati, cercavamo di comunicare un bisogno, un’estrema necessità di restare insieme a te.
Il ricordo di Luca Faggi: “Vogliamo continuare a seminare ancora la tua gioia”
Piangere è anche liberazione e la sapidità di queste lacrime saranno il sale migliore per dare ancora sapore e speranza a questa terra. Lacrime come linfa vitale nel nostro cammino, ma con te a fianco. Vogliamo continuare a seminare ancora la tua gioia, vogliamo continuare a lanciare ancora i dadi, come ci hai ricordato il giorno in cui sei diventato Uomo della Partenza, e giocare questa fantastico Gioco, che è la Vita. Sostienici da lassù con il tuo sguardo vigile. Guidaci, come hai guidato i ragazzi che ti sono stati affidati nel tuo servizio.
Buona Strada. Ciao.”
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