Nasce la fondazione che dovrà prendersi cura del museo-archivio Richard Ginori della manifattura di Doccia. L’atto è stato firmato a Sesto Fiorentino nel corso di una cerimonia pubblica: presente il ministro alla cultura Dario Franceschini, il presidente della Toscana Enrico Rossi e il sindaco Lorenzo Falchi. Una fondazione di partecipazione, senza scopo di lucro, di cui sono soci il Ministero, che ha conferito al fondo 100 mila euro, la Regione Toscana che contribuisce con 200 mila e il Comune con altri 100 mila.
Rossi: «Un esempio di intelligente convergenza»
«Il traguardo che tagliamo oggi – ha spiegato Rossi – è un esempio di intelligente convergenza tra aspetto produttivo e valorizzazione di un tesoro artistico. Abbiamo seguito le crisi aziendali di questo importante laboratorio artistico ma parallelamente ci siamo occupati del museo. Oggi possiamo dire che l’azienda vive con la nuova proprietà una fase non semplice ma di rilancio. C’è intesa con le organizzazioni sindacali. C’è l’impegno a mantenere un produzione di eccellenza. Ma abbiamo salvato, grazie all’intervento e ai rapporti intessuti con il Ministero alla cultura, anche il museo».
Franceschini: «un modello da esportare»
Un museo che, una volta ultimati i lavori di ristrutturazione ancora in corso, potrà far crescere il turismo e dirottare flussi fuori da Firenze. «In Italia – ha ricordato il ministro Franceschini, che ha parlato della fondazione di Sesto come di un modello da esportare altrove – Stato e pubblico devono investire sulla cultura, per far crescere anche i territori». Il museo di Doccia nasce con un progetto culturale ben preciso, contenuto nelle linee di indirizzo del piano strategico elaborato dal gruppo di lavoro che ha concluso la propria attività in autunno.
Falchi: «una giornata da festeggiare»
«La nostra città e comunità è cresciuta intrecciando la propria storia con quella della manifattura e dell’arte. Del sapere e del conflitto pure che si è creato attorno a quella manifattura – ha concluso il sindaco Lorenzo Falchi -. Per questo oggi è una giornata di festa». Oltre ai tecnici del ministero e ai dirigenti della Regione che vi hanno lavorato, il presidente Rossi ha ringraziato Tommaso Montanari per il contributo che ha dato. Spetterà ora alla Fondazione portare avanti questo progetto.
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