Sempre più concreta la prospettiva di una rete internazionale
Ancora un’altra realtà olandese entra a far parte del Coordinamento Europeo delle Case della Memoria. Si è infatti recentemente registrato l’ingresso della Fondazione sKBL, dedicata a castelli, case di campagna e tenute rurali olandesi. Un’organizzazione che conta circa 200 membri. Tra questi, 43 sono castelli e case di campagna che vengono utilizzati come museo (info: www.skbl.nl).
A siglare l’accordo René W.Chr. Dessing, presidente della Fondazione sKBL (Foundation of Castles, Country Houses and Rurale Estates in the Netherlands) che lo scorso dicembre aveva incontrato a Castiglion Fiorentino Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Nell’occasione avevano presentato allo storico dell’arte olandese il progetto di rete europea, suscitando in lui grande interesse e approvazione.
L’obbiettivo: rafforzare le sinergie per una rete europea delle Case delle Memoria
Adesso, anche la fondazione sKBL è ufficialmente signataria del Protocollo di collaborazione europea, nato nel 2015 su iniziativa dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. L’obbiettivo dell’accordo è rafforzare le sinergie per la costituzione di una rete europea delle Case delle Memoria. A oggi il protocollo è stato firmato da rappresentanti di case museo di Russia, Spagna, Olanda, Croazia, Germania, Ungheria, Grecia, Francia e Portogallo.
«Lavorare insieme a livello internazionale per far conoscere le realtà museali»
«Siamo felici che una realtà di pregio come la Fondazione sKBL, dedicata a castelli, case di campagna e tenute rurali olandesi abbia deciso di abbracciare il nostro progetto. Si tratta di realtà culturali un po’ diverse dalle nostre case-museo ma ugualmente ricche di fascino e suggestione – commenta Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria –. Poter lavorare insieme a livello internazionale per far conoscere le nostre realtà sarà sicuramente positivo».
«Torneremo a viaggiare e a scoprire questi luoghi sparsi in tutta Europa»
«Anche in questa fase in cui tutto ha subito una battuta d’arresto, abbiamo continuato a lavorare per dare alle case-museo un’identità sempre più europea – commenta Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Il nostro obbiettivo si conferma sempre più quello di fare rete per promuovere la conoscenza e la scoperta di queste realtà. Torneremo a viaggiare, e a scoprire questi piccoli e grandi luoghi sparsi in tutta Europa, custodi della memoria comune».
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