E in Val di Bisenzio un percorso per valorizzare i luoghi danteschi. Le due iniziative nel calendario del Comitato nazionale per Dante del Mibac
Nel nome di Dante è il progetto con cui l’Associazione Nazionale Case della Memoria celebrerà in tutta Italia il legame tra il Sommo poeta e i grandi italiani. “A gennaio 2021 un cartellone di eventi dal titolo Nel nome di Dante, I Grandi Personaggi rendono omaggio al Sommo poeta declinerà una serie d’iniziative nelle singole Case della Memoria che sono 85 in dodici Regioni – annuncia Adriano Rigoli presidente dell’associazione -. Per aprile 2021, si prevede invece l’inaugurazione di una mostra itinerante. Dedicata a illustrare l’influsso che Dante ha avuto sulle opere o sul vissuto dei grandi personaggi”.
L’iniziativa dedicata a Dante in Valbisenzio
Nel territorio pratese, un progetto e un itinerario speciale valorizzeranno i luoghi danteschi che fanno riferimento alla Valle onde Bisenzio si dichina (Inferno XXXII, 56). Ripercorrendo così il rapporto – tormentato – tra il poeta e i Conti Alberti, citati in tutte e tre le Cantiche della Commedia.
Entrambi i progetti – quello su scala nazionale quello valbisentino – hanno ricevuto il patrocinio del Comitato nazionale delle celebrazioni per i 700 anni della morte di Dante Alighieri istituito dal ministero della Cultura. Ed entrano quindi a fare parte del calendario ufficiale degli eventi.
Bosi: “soddisfatti di aver ricevuto il patrocinio del MiBac”
“Siamo davvero soddisfatti di questo bel riconoscimento. Vaiano ha sempre coltivato e ritenuto preziosa la collaborazione a con l’Associazione Case della Memoria. Anche in forza della presenza di tre monumenti come la Villa del Mulinaccio dimora di Filippo Sassetti, la Badia legata ad Agnolo Firenzuola e la casa natale di Lorenzo Bartolini a Savignano”, sottolinea il sindaco Primo Bosi.
Dante e la Valbisenzio tra storia e leggenda
Il rapporto tra Dante e la Val di Bisenzio si dipana tra leggenda e storia. Leggenda narra che nel freddo inverno del 1285 il Poeta, in viaggio verso Bologna trovò rifugio presso la badia di San Salvatore a Vaiano – più semplicemente presso la casa di un pastore – dopo il rifiuto dei “Conti Rabbiosi”, i Conti Alberti appunto, alla Rocca di Cerbaia. Tutta la vicenda è stata recuperata attraverso il Codice Dantesco della Biblioteca dei Conti Clarecini de Dornpacher di Cividale del Friuli, oggi conservato nella Biblioteca Universitaria di Padova.
Rigoli: “nostro obbiettivo è valorizzare i luoghi danteschi”
“L’itinerario si propone di valorizzare, sia dal punto vista culturale che turistico i luoghi danteschi in Val di Bisenzio. Le loro strutture medievali e gli scavi archeologici effettuati recentemente sia alla Rocca di Cerbaia che alla Badia di Vaiano”, sottolinea Rigoli.
L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete le abitazioni in cui hanno vissuto alcuni dei più importanti personaggi della cultura italiana e straniera. Da Giotto e Boccaccio a Niccolò Machiavelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti. Fino ad arrivare a personaggi più vicini a noi nel tempo come Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, John Keats e Percy Shelley, Giuseppe Verdi, Pellegrino Artusi, Giacomo Puccini, Maria Montessori, Enrico Caruso, Antonio Gramsci, Gabriele D’Annunzio.
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