Si chiama “Disco Ruin. 40 anni di club culture italiana” e sarà proiettato in anteprima domani a Firenze
Un docufilm che apre le porte su quell’universo parallelo che per 40 anni ha celebrato la vita che si accende la notte, al ritmo della musica, della danza, rincorrendo le luci dell’alba. Un viaggio visionario, che ripercorre l’ascesa e il declino dell’Italia del clubbing, raccontati dai protagonisti di questa storia. “Disco Ruin. 40 anni di club culture italiana” di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto (Ita 2020, 115′) porta sul grande schermo quattro generazioni e quarant’anni nel corso dei quali la discoteca ha prodotto cultura, arte, musica e moda.
Dal Meccanò di Firenze all’Insomnia di Pisa, dal Kama Kama di Camaiore allo Space Electronic di Firenze. E poi il Tenax, l’Imperiale, il Piper, la Baia degli Angeli, il Bang Bang, l’Altromondo, l’Easy Going. Il documentario racconta la storia delle discoteche toscane e italiane, molte delle quali non esistono più raccontate, tra gli altri dai deejay toscani Alex Neri e Francesco Farfa. Una narrazione che nasce dalla fascinazione evocata dalle rovine di centinaia di discoteche abbandonate in tutta Italia.
Un focus su quelle “cattedrali del divertimento” che hanno spostato migliaia di persone di tutte le classi sociali su e giù per l’Italia. Luoghi magici e di perdizione dove si celebravano riti collettivi quasi tribali risvegliando istinti primordiali: la danza, la musica, l’incontro tra i sessi. Il film racconta un’Italia che non esiste più e che in molti non si sono accorti che sia mai esistita. Lo fa da un punto divista inedito, intimo e privilegiato, dall’interno di uno dei movimenti dance più riconosciuti al mondo.
L’anteprima italiana del docufilm sarà domani, lunedì 5 luglio, alla Manifattura Tabacchi nell’ambito della rassegna di cinema e incontri promossa dalla Fondazione Stensen. Prima del film, incontro dal titolo “40 anni di club culture italiana” con i deejay toscani Alex Neri e Francesco Farfa, la regista Lisa Bosi e lo scrittore fiorentino Bruno Casini.
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