“Ricostruzioni attraverso l’arte e la poesia” si terrà domani alle Oblate
Un appuntamento nel segno dell’arte e della poesia, come ‘strumenti’ di rinascita. Nell’ambito del Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine, domani giovedì 7 ottobre (ore 15.45, Biblioteca delle Oblate) è in programma l’evento “Ricostruzioni attraverso l’arte e la poesia”, un focus sull’impegno per la rinascita oggi dopo la pandemia come ieri dopo la guerra. A cura di Comitato Fiorentino per il Risorgimento e Fondazione il Fiore, l’incontro, coordinato da Alessandra Campagnano, vedrà la partecipazione di Mirella Branca e Sergio Casprini che parleranno de “La realizzazione del cinema Arlecchino nella ricostruzione post-bellica di via de’ Bardi”.
A seguire, Luigi Tassoni con “Rinascere oggi con la poesia”. A proposito di “Il gioco infinito della poesia. Lettura dei contemporanei da Ungaretti a De Angelis”. È questo il titolo del suo recente volume (edito da Giulio Perrone), nel quale il critico e semiologo, professore ordinario all’Università di Pécs, membro dell’Accademia ungherese delle Scienze e italianista europeo fra i più attivi, racconta la poesia italiana contemporanea attraverso dodici testi esemplari. Nel corso dell’incontro fiorentino Luigi Tassoni porterà gli ascoltatori nel vivo del fatto poetico e spiegherà in che modo è possibile diventare coscientemente lettori di poesia, in un’epoca che ritrova nella lettura, e talvolta nella scrittura, il tempo del confronto e del coraggio.
Nel libro a cui Tassoni introdurrà il pubblico, la sua lettura di esperto è associata a una rara capacità comunicativa, e alla memoria personale riguardo a tanti protagonisti della letteratura contemporanea. Scrive Luigi Tassoni a questo proposito: «La verità è che la poesia, ogni poesia, aggiunge significato al mondo, anche quando sembra da esso attingerlo, e tanto è più grande quanto lo mette sottosopra, e sposta le cose al di là dei limiti entro i quali le intuisce il senso comune. Dunque, ogni poesia porta una novità nel nostro vissuto, e perciò nella cultura di un’epoca, e ogni poesia per il lettore è potenzialmente un gioco infinito».
Chiude il concerto di “musica elettronica e non” di Giovanni Sabia, musicista e compositore fiorentino, dal titolo “Un altro Dante”. «La Divina Commedia continua a sollecitare la creatività degli artisti – spiega Sabia -. Ispirate alle terzine danteschi, quattro poesie di quattro rilevanti autori contemporanei (Franca Bacchiega, Alberto Caramella, Gabriele Frasca, Jean-Charles Vegliante) saranno al centro del concerto di musica elettronica originale». Suoni e versi dialogheranno alla ricerca di nuovi significati, traghettando atmosfere sospese, provenienti dalla melodia racchiusa nelle parole dei poeti. Un altro Dante, un Dante contemporaneo.
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