Dal 2022 scatteranno controlli e sanzioni, che spetteranno agli Ordini professionali
Come tutti i professionisti sanitari, gli infermieri sono tenuti a formarsi costantemente nel corso della propria vita lavorativa, attraverso il programma Educazione Continua in Medicina (Ecm), sistema introdotto nel 2002. Nei giorni scorsi, il sottosegretario alla Salute, Paolo Sileri, ha dichiarato che ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2021 per rimediare ad eventuali trienni formativi incompleti (2014-2016 e 2017-2019): dal 2022 scatteranno controlli e sanzioni, che spettano agli Ordini professionali. La norma prevede un illecito disciplinare che può andare dall’avvertimento alla sospensione, oltre ad una serie di ulteriori conseguenze.
«L’Ordine invita propri iscritti, sia che operino in regime dipendente, convenzionato o libero professionale, al controllo della loro posizione circa il possesso dei crediti Ecm – spiegano dall’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia -. Cogliamo l’occasione per sottolineare l’importanza della formazione continua nella professione infermieristica: come tutti i professionisti sanitari che operano nell’ambito della tutela della salute individuale e collettiva è nostro dovere deontologico aggiornare le nostre competenze e conoscenze per offrire ai cittadini un’assistenza di qualità».
Il sistema Ecm nasce con l’obbiettivo di garantire appunto una formazione costante in modo che l’infermiere possa migliorare le proprie competenze e abilità cliniche, tecniche e manageriali. In modo da assicurare, così, efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal in favore dei cittadini. L’obbligo formativo decorre dall’anno solare successivo a quello di iscrizione all’albo professionale e deve essere assolto finché si rimane iscritti all’albo.
Ogni anno è necessario maturare un numero preciso di crediti Ecm. L’obbligo minimo di aggiornamento triennale stabilito dalla normativa vigente, è di 150 ore di formazione che corrisponde a 150 crediti Ecm. Per il triennio 2020-2022, ai 150 crediti da acquisire vanno sottratti i 50 crediti bonus maturati dai professionisti che abbiano continuato a svolgere la propria attività durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Qualora nel triennio precedente (2017-2019) siano stati acquisiti tutti i crediti previsti, vi è un ulteriore abbuono di 30 crediti.
I crediti si possono acquisire attraverso attività formative residenziali, a distanza o sul campo e sono assegnati ai partecipanti a seguito dell’accertamento dell’apprendimento e ai docenti/tutor del programma formativo. È possibile controllare lo stato dei crediti acquisiti sul sito del Co.Ge.A.P.S., l’ente preposto alla certificazione dei crediti Ecm. basta registrarsi all’anagrafe crediti EcmCo.Ge.A.P.S. tramite il portale http://www.cogeaps.it e verificare nella pagina personale la propria situazione di crediti acquisiti nei vari trienni. Sul portale CoGeAPS sono caricati i crediti acquisiti a partire dal 2011.
Lascia un commento