Spazio a Matteo Fossi
Il quarantatreenne fiorentino è molto legato a Siena, città in cui ha anche insegnato pianoforte e che lo vede tornare per il Conservatorio Rinaldo Franci.
Il nuovo direttore del Conservatorio Rinaldo Franci
«Siena- ha dichiarato Matteo Fossi, il nuovo direttore del Conservatorio- è da sempre per me un luogo dell’anima, fondamentale per la mia vicenda umana e culturale. Mi appresto a ricoprire un incarico di grande prestigio e responsabilità. Lo faccio con entusiasmo ed energia, nella convinzione che essere musicisti significhi in gran parte occuparsi dei giovani e del loro percorso formativo, cercando di porre le basi per un futuro al passo con l’evoluzione del sistema». Questa la presentazione del nuovo direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci”. Nato a Firenze 43 anni fa, Fossi è una “vecchia” conoscenza di Siena, essendo stato docente di pianoforte del Conservatorio senese dal 2015 al 2020, e, prima, allievo di Maurizio Pollini all’Accademia Chigiana.
La formazione del Maestro
Il nuovo direttore dell’Istituto senese ha studiato pianoforte alla Scuola di Musica di Fiesole con Tiziano Mealli, diplomandosi nel 1999 al Conservatorio di Ferrara col massimo dei voti. Successivamente si è perfezionato con Maria Tipo e Pietro De Maria. In seguito, con Pier Narciso Masi. Poi, nel 2001 ha frequentato come allievo effettivo il Seminario di Maurizio Pollini all’Accademia Chigiana di Siena. Molto attivo come concertista, da sempre suona in duo con la violinista Lorenza Borrani. Nel 1995 ha fondato il Quartetto Klimt, uno dei gruppi cameristici italiani più attivi, e da dieci anni suona in duo pianistico con Marco Gaggini. Ha un’intensa attività discografica ed è attivo anche nell’ organizzazione e nella diffusione della musica.
Una carriera da medaglia
Ha insegnato pianoforte presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna ed è stato per quindici anni docente di musica da camera presso la Scuola di Musica di Fiesole, di cui ha ricoperto anche il ruolo di vicepresidente. È invitato regolarmente a tenere seminari e masterclass in Italia e all’estero. Nel 2019 è stato insignito della prestigiosa Medaglia Laurenziana dall’Accademia Internazionale Medicea di Firenze.
Il programma di Fossi al Conservatorio Rinaldo Franci
Percorso verso la statizzazione, rapporti sempre più stretti con le altre istituzioni musicali e culturali del territorio, potenziamento delle collaborazioni internazionali. Sono queste alcune delle linee programmatiche che saranno al centro del lavoro del neodirettore.La transizione dell’Istituto verso la fase finale del processo di statizzazione è un passaggio, definito “storico” da Fossi, che sarà l’occasione anche “per far crescere ed evolvere i rapporti con le Istituzioni e riprendere la riflessione sulla Federazione dei Conservatori della Toscana”.Sul potenziale culturale della città e sulle collaborazioni il nuovo direttore sottolinea come “poche città al mondo possono vantare una tale ricchezza” nel campo musicale e non solo, e l’impegno è quello di sviluppare e aumentare contatti e occasioni di collaborazione.L’internazionalizzazione sarà un altro dei punti fondamentali, sia per le occasioni offerte agli studenti e ai docenti del Franci, che come capacità di attrarre studenti e Maestri stranieri nel territorio senese.
Gli obiettivi del nuovo direttore del Conservatorio Franci
«Didattica, produzione e ricerca- ha sottolineato Fossi- sono i tre aspetti fondamentali di competenza di un direttore. Molteplici sono gli aspetti da curare». «Ma- ha continuato- a uno in particolare tengo molto: quello del far musica insieme. Vorrei che la musica da camera, il quartetto, il coro, l’orchestra, fossero una cifra caratterizzate della didattica del Franci. Sono queste, infatti, le discipline in cui il lavoro di ognuno diventa lavoro di tutti, la crescita individuale dello studente diventa risorsa per gli altri, le problematiche e le soddisfazioni sono condivise».
Le dichiarazioni di Fossi
«Voglio ringraziare il Maestro Antonio Ligios – ha affermato Fossi – per il lavoro svolto in questi anni. La vicenda pandemica che stiamo vivendo ci impone di dare nuovo slancio e stimoli a noi stessi e ai nostri ragazzi; nonostante tutti gli sforzi, sono passati troppi mesi senza che ci fossero sufficienti occasioni di incontro, di scambi, di crescita. È nostro dovere far sì che un Conservatorio sia sempre di più una casa, un luogo protetto ma aperto in cui i giovani possano evolversi, ascoltare e farsi ascoltare; da qui, ciò che viene costruito con dedizione e passione può e deve irradiarsi nella città e oltre, diventare volano di idee, comunicazione, musica, tassello imprescindibile per il tessuto culturale e sociale».
Carli, presidente dell’Istituto Franci
«L’elezione di Matteo Fossi – sottolinea Anna Carli, presidente dell’Istituto Franci – è un elemento di garanzia per raggiungere i prossimi obiettivi. Garanzia per gli studenti, per i docenti e per tutto ciò che ruota intorno al nostro Conservatorio. Fossi è un musicista di grande prestigio, capace di ascoltare gli altri, dote preziosa e non scontata. Faccio a lui i miei migliori auguri di buon lavoro e ringrazio il Maestro Antonio Ligios, che ha diretto l’Istituto con serietà e professionalità».
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