Donato all’istituzione culturale russa un busto in marmo di Dante nella cornice di una mostra dedicata alle espressioni culturali fiorentine
Da Firenze a Mosca sulla rotta di Dante, della cultura, del dialogo tra popoli e dalla valorizzazione dei territori. La prestigiosa Biblioteca Statale di Letteratura Straniera “M. I. Rudomino” di Mosca accoglie ora nelle sue sale di lettura un busto di Dante in marmo “bianco” di Carrara dell’artista Dino De Ranieri, dono della Fondazione Romualdo Del Bianco di Firenze. La cerimonia di svelamento del busto, inserita nelle iniziative patrocinate dal MIBACT perle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante e che al contempo ha voluto celebrare il 100 anniversario della fondazione della biblioteca russa, si è tenuta in concomitanza con l’inaugurazione della mostra interattiva itinerante “Florence in the World“, messa a punto dal Movimento Life Beyond Tourism – Travel to Dialogue.
La cerimonia è stata aperta col saluto della Vice Ministra per la Cultura della Federazione Russa Olga Yarilova e diGiorgio Starace Ambasciatore d’Italia a Mosca che ha espresso apprezzamento per la proficua collaborazione nel segno della commemorazione di Dante tra la Fondazione Romualdo Del Bianco e la Biblioteca Rudomino, istituzione di punta della capitale russa e centro di riferimento per generazioni di studenti e studiosi di lingue di tutta la Federazione, che festeggia quest’anno i cento anni di vita. Sono intervenuti anche Pavel Leonidovich KuzminDirettore Generale della Biblioteca Rudomino, Alessandro Salacone per la Socità Dante Alighieri di Mosca, Zhanna Klyshko Direttrice della Rudomino Academy; era presente anche Daniela Rizzi, Direttrice dell’Istituto di Cultura Italiana a Mosca. A rappresentare Firenze, Carlotta Del Bianco, Presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco e del Movimento LBT-TTD.
A seguire si è tenuta la firma di un Memorandum di Cooperazione tra la Fondazione Romualdo Del Bianco e la Biblioteca Statale Regionale Scientifica di Novosibirsk (prossima sede della mostra di Firenze), che ha così abbracciato il modello di viaggio Life Beyond Tourism impegnandosi a incrementare l’attività di scambio internazionale per lo sviluppo dei territori e la valorizzazione del loro patrimonio culturale. In collegamento, Natalia Yaroslavtseva Ministro per la Cultura della Regione di Novosibirsk e Svetlana Antonovna Tarasova Direttrice della Biblioteca scientifica regionale di Novosibirsk.
La Biblioteca Rudomino è stata la prima istituzione culturale a ricevere dalla Fondazione Romualdo Del Bianco un busto in marmo (raffigurante Leonardo da Vinci) nell’ottobre del 2008. Da allora è stato avviato un programma di donazioni di opere in marmo raffiguranti illustri personaggi italiani (Leonardo, Michelangelo, Galileo), con lo scopo di consolidare il legame culturale e di collaborazione della Fondazione con istituzioni di tutto il mondo. Il programma è arrivato alla 17ª donazione in 13 Paesi; sarà presto donato al Consiglio d’Europa il 18° busto raffigurante Cesare Beccaria, il cui pensiero è stato determinante per l’abolizione della pena di morte in Toscana nel XVIII secolo (la prima nel mondo), nell’ambito del programma delle iniziative culturali del semestre di presidenza italiana del Comitato dei Ministri del CoE.
«Ma non potevamo celebrare Dante senza una mostra dedicata alla sua città e che, per la nostra Fondazione e il suo Movimento Life Beyond Tourism, rappresenta la prima importante iniziativa dopo un lungo periodo di isolamento che tutti noi abbiamo sofferto – ha detto Carlotta Del Bianco, Presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco e del Movimento LBT-TTD -. Parafrasando l’opera del Sommo Poeta, con la mostra “Florence in the World” usciamo oggi dall’ “Inferno” della chiusura causata dal Covid e ricominciamo “a riveder le stelle” della collaborazione internazionale e del dialogo interculturale, da sempre missione della nostra Fondazione».
La mostra, presentata e lanciata da Firenze a febbraio 2021, è già stata esposta in Riga (Lettonia), Lodz (Polonia), Bratislava, Trencin (Slovacchia), Ivanovo, Ulyanovsk, Volgograd, Tambov, Mosca (Russia), Almaty (Kazakhstan), Bishkek (Kyrgyzstan), Kyoto (Giappone), Udaipur, Jaipur (India), Taipei (Taiwan), Baku (Azerbaijan), Tbilisi (Georgia), e prossimamente sarà anche in Lituania, Equador, Portogallo, Marocco, Congo, Armenia, Spagna, Egitto, Santo Domingo, Emirati Arabi Uniti, Serbia, Bosnia Erzegovina, Camerun, Messico, Ungheria, Regno Unito e altri ancora si uniranno presto, per consolidare la riapertura delle relazioni di collaborazione con la rete della Fondazione.
«Lo scopo della mostra è duplice – ha proseguito Del Bianco -. In primo luogo, illustrare Firenze soffermandosi sugli aspetti meno iconici della sua cultura, ma che rappresentano il vero spirito identitario. Aspetti che il visitatore dovrebbe conoscere per capire veramente l’anima culturale intima della città e a diventarne esso stesso un “residente temporaneo”, secondo la filosofia Life Beyond Tourism. In secondo luogo, invitare tutte le istituzioni che ospitano la mostra a fare lo stesso, ossia interpretare e rappresentare il loro territorio con i propri occhi e a produrre anch’essi una mostra che serva ad accogliere e condividere col visitatore la propria identità».
Da poco si è chiusa a Firenze “The World in Florence”, la prima mostra dei lavori pervenuti da tutte quelle istituzioni che hanno già ospitato “Florence in the World”, a sigillo di un impegno reciproco a fare della conoscenza delle espressioni culturali locali un veicolo di sviluppo sostenibile e di dialogo inclusivo tra i popoli. E anche in questa occasione la Biblioteca Rudomino è stata presente, coinvolgendo la Novosibirsk State Regional Scientific Library a rappresentare le bellezze culturali della città e della Siberia. L’appuntamento, ora, è per le prossime edizioni del Festival a Firenze, ogni anno fino al 2025.
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