Le sale del Duecento e del Trecento sono nuovamente visitabili
La Galleria dell’Accademia di Firenze riapre al pubblico le sale dedicate alla pittura del Duecento e del Trecento con un nuovissimo impianto di climatizzazione e di illuminazione. Questo, ne esalta l’allestimento completamente rinnovato anche nel colore scelto per le pareti.
Le parole del direttore della Galleria dell’Accademia Cecilie Hollberg
«Finalmente, i grandi cantieri che ci hanno impegnato in questi anni per ammodernare e risanare la struttura della Galleria dell’Accademia – dichiara con soddisfazione il direttore, Cecilie Hollberg – si stanno per concludere una tappa dopo l’altra. Con le sale del Duecento e Trecento, un altro importante tassello si riannette al percorso espositivo. Le sale sono state oggetto di interventi volti al miglioramento microclimatico ed illuminotecnico, in modo da valorizzare al massimo le opere pittoriche qui conservate. È stata l’occasione per rivedere anche l’allestimento e l’ordine dei dipinti, così come le pareti adesso di un verde, ispirato alle cromie dei capolavori ospitati in questi ambienti e in particolare a quello che troviamo nel bellissimo frammento dell’affresco di Giotto con la testa di pastore. Sarà una vera sorpresa per i nostri visitatori».
Le opere presenti
Le cosidette Bizantine sono un prezioso scrigno, ricco di tavole a fondo oro appartenenti alla collezione dei maestri della pittura gotica fiorentina, precedenti o contemporanei a Giotto. Qui troviamo, tra gli altri, il Maestro della Maddalena, il Maestro della Santa Cecilia, Taddeo Gaddi. E anche Bernardo Daddi, Andrea di Cione detto l’Orcagna e Pacino di Buonaguida. A Pacino, straordinario pittore e miniaturista, è dedicata la sala centrale. Oltre al famoso Albero della Vita saranno nuovamente visibili altre tre importanti opere. Queste, tempera su tavola, datate 1305-1310 raffigurano San Procolo, San Giovanni Evangelista e San Nicola. Questi costituivano tre dei pannelli laterali di un polittico smembrato proveniente dalla chiesa di San Procolo a Firenze.
Il progetto e il traguardo raggiunto da Galleria dell’Accademia Firenze
Un altro traguardo raggiunto, dunque. Le sale sono dotate oggi di un impianto di climatizzazione di cui erano totalmente sprovviste e l’impianto di illuminazione, realizzato grazie al sostegno di Enel in collaborazione con le Istituzioni e con le eccellenze del settore. Il progetto è stato curato, come sponsor, da Enel X, la business line del Gruppo Enel dedicata a illuminazione pubblica e artistica, servizi digitali e innovativi e rientra in un’intervento di illuminotecnica più ampio che riguarda altri ambienti del museo.
I dettagli sui lavori
La nuova illuminazione, oltre ad esaltare la preziosa superficie dei dipinti di queste sale è al contempo mirato al risparmio e all’efficienza energetica. L’inclinazione dei proiettori a 30 gradi rispetto alle pareti con le opere consentirà di evitare al massimo proiezioni dei visitatori sulle pareti stesse. I corpi illuminanti scelti sono dotati di sorgenti Led ad elevate prestazioni fotometriche e colorimetriche. Il personale interno alla Galleria, l’architetto Claudia Gerola e la restauratrice Eleonora Pucci hanno seguito i lavori.
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