Il percorso che dovrebbe portare nel 2025 al riconoscimento della Via Francigena come patrimonio Unesco compie un ulteriore passo in avanti. Infatti, è arrivata la nomina della Regione Toscana a capofila del progetto.
Francigena patrimonio Unesco, il progetto
Arriva da Firenze, la buona notizia. E nello specifico, dalla presidenza della Regione con la partecipazione del presidente, Eugenio Giani, dell’assessore regionale al turismo Leonardo Marras. Poi dei sottosegretari di Stato dei Ministeri della Cultura e degli Esteri, Lucia Borgonzoni e Benedetto Della Vedova. E con il presidente Aevf (Associazione europea Vie Francigene), Massimo Tedeschi, del direttore del gruppo scientifico Aevf, Luca Bruschi. Con Federico Eligi, consigliere del presidente Giani per i Cammini. Insieme a Elena Pianea, direttrice Beni, istituzioni, attività culturali e sport della Regione Toscana e Maria Pianigiani, del Focal Point Unesco del Ministero Beni Culturali. Con anche Roberta Pesci, capo sezione Unesco dell’ufficio Dgdp VI Cooperazione culturale in ambito multilaterale.
I partecipanti
Hanno partecipato anche i rappresentanti delle regioni italiane attraversate dalla Via Francigena di Sigerico. Nello specifico, Jean-Pierre Guichardaz, assessore ai Beni Culturali e Turismo della Regione Valle d’Aosta, Vittoria Poggio, assessore Cultura e Turismo del Piemonte. E poi Stefano Bruno Galli, assessore Autonomia e Cultura della Lombardia, Andrea Massari, presidente della Provincia di Parma, per la Regione Emilia-Romagna. Insieme ad Alessandro Piana, vice presidente Regione Liguria e Roberto Ottaviani, direttore dell’Agenzia del Turismo della Regione Lazio.
Francigena patrimonio Unesco nelle parole di Giani
«Quello che abbiamo ricevuto – afferma il presidente Giani – è un graditissimo riconoscimento del ruolo e dell’importanza che la Toscana ha giocato nella definizione del percorso che ci porterà alla redazione del dossier attraverso il quale arriveremo ufficialmente a presentare la candidatura della Francigena nella lista del patrimonio Unesco. In questo vero e proprio campionato delle eccellenze mondiali come Toscana abbiamo già segnato otto goal, tanti sono i siti patrimonio dell’umanità presenti nella nostra regione, e puntiamo decisamente al nono. Intendiamo raggiungerlo con un grande gioco di squadra, che stiamo organizzando di concerto con altre sei Regioni italiane e con lo stesso Ministero della Cultura. Confido nel collettivo e sono fiducioso che riusciremo a centrare l’obiettivo che ci siamo posti».
Borgonzoni e il commento
«Il protocollo – aggiunge il sottosegretario Borgonzoni – segna un ulteriore e indispensabile passo avanti verso il riconoscimento della Via Francigena Patrimonio dell’Umanità. Una sfida cominciata anni fa, che il Ministero della Cultura ha saputo cogliere prontamente, lavorando senza interruzione al fianco delle Regioni. L’inserimento di questo storico itinerario nella lista Unesco – Organizzazione che custodisce e valorizza i siti più rappresentativi del patrimonio culturale mondiale – permetterebbe di riconoscerne l’importanza e lo straordinario valore universale, contribuendo a promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo. Senza dimenticare il forte impulso alla crescita turistica, sociale ed economica dei territori coinvolti. L’intesa firmata oggi, pertanto, impegna tutti a continuare il percorso intrapreso con sempre maggiore determinazione».
Della Vedova su Francigena patrimonio Unesco
«Il Ministero degli Esteri – sottolinea il sottosegretario Della Vedova – guarda con profondo interesse al progetto di candidatura della Via Francigena alla Lista del Patrimonio Mondiale, ed esprime il suo apprezzamento per l’efficace collaborazione tra le diverse istituzioni a vario titolo coinvolte nel complesso percorso che sappiamo essere alla base del processo di definizione di una candidatura. Un tema, quello delle candidature, che seguiamo con sempre maggiore attenzione, ancor più da quando, lo scorso novembre, siamo stati rieletti, dopo vent’anni di assenza, membri del Comitato del Patrimonio Mondiale, l’organo chiamato a gestire proprio la Lista del Patrimonio Mondiale, consentendoci, dunque, di mettere ancor più direttamente al servizio della collettività degli Stati membri l’apprezzata expertise italiana nei settori della conservazione, protezione e valorizzazione del Patrimonio».
Il protocollo d’intesa sulla Francigena Patrimonio dell’Unesco
E’ stato quindi firmato il protocollo d’intesa, che durerà tre anni, tra Toscana, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta. Tutte insieme si impegnano a proseguire l’iniziativa comune nei confronti degli altri Paesi europei attraversati dalla Francigena, ovvero Inghilterra, Francia, Svizzera e Città del Vaticano.
Le dichiarazioni dell’assessore Marras
«La via Francigena, ‘regina’ dei cammini della Toscana – afferma l’assessore Marras – è già adesso un importante attrattore turistico. Con questo riconoscimento e poi con il coronamento del percorso da parte dell’Unesco lo sarà sempre di più. Il protocollo sottoscritto oggi, quindi, è per noi un ulteriore stimolo per proseguire il lavoro di valorizzazione e promozione dei cammini: con l’atlante abbiamo messo a sistema la rete delle vie storiche che attraversano la Toscana offrendo ai visitatori un quadro chiaro e completo di informazioni, continueremo su questa strada, insieme agli ambiti turistici, per realizzare un’offerta tematica sempre più compiuta ed attrattiva in vista del giubileo del 2025».
Piana e il parere dalla Liguria
«Gli itinerari culturali e transnazionali come la Via Francigena – evidenzia il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana – sono sempre più da sostenere in modo integrato, per il portato storico e paesaggistico e per il ruolo di settore trainante del viaggiare in modo sostenibile e responsabile, nel rispetto dei territori e delle tradizioni. Promuoverla significa valorizzare i nostri borghi, le peculiarità, le eccellenze enogastronomiche e recuperare quel senso di comunità e di scambio che accomuna la visione sovranazionale e che rinsalda sempre più la collaborazione tra Regioni. Di fatto, Regione Liguria si è impegnata a supportare la candidatura Unesco della Via Francigena e a valorizzare sempre più il tratto che attraversa il nostro Levante, da Santo Stefano di Magra sino a Luni».
Francigena patrimonio Unesco, il ruolo della Toscana
La Regione Toscana, secondo quanto prevede il Protocollo d’intesa, sarà coordinatrice del progetto. Inoltre, presiederà il Comitato di coordinamento in cui sono rappresentati tutti i firmatari. Viene coinvolta in qualità di partner anche l’Associazione europea delle Vie Francigene che fornirà il suo contributo anche di carattere scientifico.
Eligi sulla Francigena patrimonio Unesco
«Con la firma di oggi sul protocollo che coinvolge tutti gli enti interessati – aggiunge Federico Eligi – la Regione Toscana lancia la fase finale della candidatura in vista del giubileo del 2025. Negli ultimi mesi abbiamo registrato una chiara volontà del Governo, in particolare del Ministero della Cultura, che ha stanziato risorse importanti e mai viste prima, per questa operazione: più di un milione di euro per supportare la candidatura poniamo basi serie e credibili per raggiungere l’importante traguardo che ci siamo prefissi».
Sguardo al futuro
Quindi nel 2025 anno del Giubileo, è attesa la buona notizia del riconoscimento dell’intero percorso della Via Francigena con il suo inserimento nella World Heritage List. Si tratta della lista dei luoghi considerati dall’Unesco patrimoni mondiali dell’umanità.
Lascia un commento