La cerimonia è avvenuta con l’assessore Andrea Giorgio, il presidente della Società Toscana Orticultura Alberto Giuntoli e Beatrice Barni, ibridatrice della rosa Firenze
Rosa Firenze arriva nella collezione del comune
Si è svolta la piantagione della Rosa Firenze. Presente l’assessore all’ambiente e transizione ecologica Andrea Giorgio, il presidente della Società Toscana di Orticultura Alberto Giuntoli. Inoltre anche l’ibridatore di rose Beatrice Barni. E’ una Rosa appositamente creata e dedicata alla città, nella collezione delle rose del Comune di Firenze che si trova al Giardino delle Rose.
Giuntoli, presidente della Società Toscana di Orticultura Alberto Giuntoli, sulla Rosa Firenze
«Piantare la rosa Firenze®- ha detto Giuntoli- al Giardino delle Rose testimonia il riconoscimento dei valori culturali e ambientali che la Società Toscana di Orticultura, da oltre 150 anni, porta avanti con le conferenze, i corsi di formazione e le mostre. Un mondo, quello del giardinaggio, che dobbiamo ricordare come abbia costituito un fondamentale elemento di evasione e di ricreazione nel periodo del lockdown, quando l’obbligo di stare a casa ha concentrato nuove attenzioni nei confronti della cura degli spazi verdi, grandi o piccoli che fossero».
Barni e il commento
Beatrice Barni, ibridatrice della rosa, ha spiegato l’origine. «La nascita- ha detto- di una nuova rosa incarna perfettamente i valori della pazienza e dell’attesa». Infatti, dal momento che dall’ibridazione all’editing trascorrono in media sette-otto anni, fino ad arrivare anche a dieci. «Durante questo lungo periodo- ha continuato- le nuove varietà vengono attentamente osservate e selezionate nei campi di prova, affinché si riesca a individuare quelle con caratteristiche migliori, dalla resistenza alle malattie alla forza e al vigore della pianta, dalla capacità di rifiorire al portamento elegante, senza considerare i numerosi caratteri estetici inerenti al fiore».
Barni spiega la storia di Rosa Firenze
«La rosa Firenze®- ha detto- appartiene al vasto insieme delle Rose Paesaggistiche. La capacità di rifiorire in maniera continua dalla primavera all’autunno inoltrato rende questa varietà assai speciale, considerando che le estati italiane sono sempre più calde e le rose tendono per difesa a rallentare la propria attività vegetativa in presenza di alte temperature.Il colore di Firenze® è stato scelto appositamente rosso, proprio per richiamare lo stemma del giglio, che fu definito rosso su sfondo bianco quando i Guelfi vinsero sui Ghibellini nel 1251»
Le dichiarazioni di Giorgio, assessore ambiente e transizione ecologica
«Una rosa- ha detto Giorgio- così bella e particolare, che porta il nome di Firenze. E’ stata creata per la nostra città, è adesso ufficialmente nella collezione del Comune». Ma non solo. «E’ una rosa pensata- ha detto- e studiata per rendere omaggio alla nostra città e adesso ha non solo un marchio registrato ma è anche parte ufficiale della collezione di rose che ha l’Amministrazione. E’ la rosa di tutti i fiorentini, che può essere ammirata al giardino delle Rose. Ringrazio la Società Toscana di Orticultura e Beatrice Barni, ibridatrice della rosa, che con il suo lavoro ha potuto donare questo fiore alla città».
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