Luoghi insoliti, disseminati in tutta la regione, che possono diventare mete ideali per gite fuori porta
Coniugare la voglia di immergersi nella natura con l’emozione della ‘scoperta’ che l’arte sa regalare. Sono molti gli esempi di parchi d’arte in Toscana, dove sculture e installazioni sono incastonate nel paesaggio naturale. Luoghi insoliti, che possono diventare mete ideali per gite fuori porta. Alcuni sono conosciuti, come il Parco dei Tarocchi di Capalbio o il Parco Sculture del Chianti, altri sono piccoli gioielli da scoprire ma hanno la capacità di lasciare un’impronta in chi li visita, come il surreale Site Transitoire di Jean-Paul Philippe, ad Asciano. Ecco una panoramica.
La finestra su Firenze di Folon e la creatività di Enzo Pazzagli
Partiamo da Firenze, culla del Rinascimento e vero museo a cielo aperto. E proprio sul meraviglioso centro storico, a fare da ponte fra antico e moderno, si affaccia il Giardino delle Rose, sotto piazzale Michelangelo, che custodisce alcune sculture dell’artista belga Folon. Tra le rose sono ‘nascoste’ 12 statue (dieci bronzi e due gessi), tra cui la grande valigia “Partir”, che incornicia il panorama unico di Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio.
A Rovezzano, a sud di Firenze, ecco invece il Parco d’arte Pazzagli che nei suoi 24mila metri quadrati accoglie più di duecentocinquanta opere del maestro Enzo Pazzagli, autore del Pegaso simbolo della Regione Toscana. Sono presenti anche opere di Marcello Guasti e i “Fiori Fotovoltaici” di Massimiliano Silvestri, oltre ad alcune opere concesse dalla Fondazione Carnevale di Viareggio. Il Parco stesso è un’opera di Land Art: 300 cipressi formano il disegno di un volto sorridente e di due profili.
Nel Chianti fiorentino ecco il Centro d’Arte La Loggia a San Casciano Val di Pesa. Fondato nel 1994 su iniziativa di Giulio Baruffaldi, nasce per promuovere l’arte contemporanea ma anche come laboratorio di creatività. Ospita opere d’arte originali di grandi maestri del Novecento, tra cui Betty Woodman, Franz Stähler, Arman, Arnaldo Pomodoro, Roberto Barni, Alessandro Reggioli, Daniel Spoerri e Karel Appel ma anche di giovani artisti, offrendo loro occasione di visibilità.
Pistoia: la Fattoria di Celle per gli appassionati e il Parco di Pinocchio (anche) per i piccoli
A Pistoia, nella frazione di Santomato, si trova la Fattoria di Celle, dove è possibile ammirare una delle più imponenti collezioni di arte contemporanea al mondo realizzata da Giuliano Gori a partire dagli anni ‘70. Aperta alle visite su prenotazione da maggio a settembre, la villa ospita nel parco ottocentesco 80 opere di arte ambientale realizzate da artisti provenienti da ogni parte del mondo tra cui Alberto Burri, Sol LeWitt, Richard Long, Luciano Fabro, Michelangelo Pistoletto.
A Pescia, si trova invece uno dei primi esempi di parchi d’arte in Toscana. Si tratta del Parco di Pinocchio a Collodi, un giardino nato nel 1951 dall’idea dell’allora sindaco Rolando Anzillotti. Un percorso a tappe che ripercorre la favola attraverso una serie di opere d’arte: dal monumento “Pinocchio e la Fata” di Emilio Greco alla Piazzetta dei Mosaici di Venturino Venturi, passando per le opere di grandi artisti del Novecento, come le sculture di Pietro Consagra fino al Grande Pescecane di Zanuso.
Oltre a essere una splendida dimora medicea, Villa la Màgia a Quarrata è anche sede della collezione permanente di arte contemporanea “Lo spirito del luogo” che si è arricchita negli anni di opere appositamente create dagli artisti. Un cammino sensoriale dove le opere degli artisti si fondono nel paesaggio, che include creazioni di Fabrizio Corneli, Anne e Patrick Poirier, Nagasawa, Marco Bagnoli, Maurizio Nannucci, Daniel Buren e Massimo Biagi.
Parchi d’arte in Toscana a Massa Carrara a Volterra. Poi tappa all’Isola d’Elba, con le opere di Bolano
In provincia di Massa Carrara ecco invece il Parco della Padula nato in occasione della XI Biennale Internazionale di Scultura di Carrara del 2002 che fa del marmo, a cui il nome di Carrara è legato a doppio filo, il protagonista. Su una collina che scende da Sorgnano fino al centro cittadino, il parco ospita otto sculture ambientali realizzate da Luigi Mainolfi, Robert Morris, Claudio Parmiggiani, Dani Karavan, Sol LeWitt, Ian Hamilton Finlay, Mario Merz,Anne & Patrick Poirier.
Nelle campagne che circondano il borgo di Volterra (Pisa), che vale già da solo una visita, è invece possibile ammirare le grandi opere dell’artista Mauro Staccioli. Forme geometriche totalmente immerse nel paesaggio che danno vita a un percorso artistico di rara poesia. Forme e simboli primari cari all’artista come il cerchio, il disco, gli steli, nelle tonalità di colori della terra, si mescolano e intessono uno stretto dialogo con la natura e lo spazio circostante.
A San Martino (Portoferraio – Livorno) si trova l’Open Air Museo, parco creato nel 1964 dall’artista Italo Bolano nel cuore dell’Isola d’Elba. Si tratta di un progetto di Land Art: in un parco di piante tipiche della macchia mediterranea prendono posto le grandi sculture in acciaio e vetro Dallas e le pitture in ceramica di Bolano. Fin dagli anni ’70 dall’Open Air Museum sono usciti i monumenti che oggi costituiscono il Museo Diffuso dell’Isola d’Elba, un complesso di opere distribuite su tutto il territorio.
Prato, culla dell’arte contemporanea: da Quinto Martini al museo en plain air di Luicciana
Spostandosi di qualche chilometro da Prato, patria del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci che rappresenta una meta imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea, è possibile visitare il Parco-museo Quinto Martini nel Comune di Seano. Un’area area verde di circa 32 mila mq circondata dalle colline di Montalbano dove trovano spazio 36 sculture in bronzo, realizzate dallo scultore toscano tra il 1931 e il 1988. Un omaggio a uno degli artisti più rappresentativi della scultura italiana del Novecento.
Non si tratta di un parco ma di un piccolo borgo che non ti aspetti, trasformato in un museo a cielo aperto. Siamo sempre in provincia di Prato ma in Valbisenzio, nella frazione di Luicciana (Cantagallo) dove vie e piazzette ospitano affreschi, installazioni in ceramica e ferro, sculture. Un’iniziativa partita nel 1982 e che ha ‘regalato’ a Luicciana opere di artisti dell’avanguardia artistica fiorentina degli anni ’60 e ‘70 come Vinicio Berti, Silvio Loffredo, Gualtiero Nativi.
I Giardini di Grosseto e dintorni: quello dei Tarocchi e dei suoni, il parco di Spoerri e il Viaggio di Ritorno
Tra i parchi d’arte in Toscana, uno dei più famosi si trova in provincia di Grosseto. Si tratta del visionario Giardino dei Tarocchi di Niki De Saint Phalle a Capalbio, ideato a partire dal 1979 dall’artista franco-statunitense. Un percorso onirico popolato di 22 statue alte fino a 15 metri e ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi. Decorate con vetri, specchi e ceramiche colorate, ricordano le creazioni di Anton Gaudi nel Parc Güell di Barcellona, da cui l’artista ha tratto ispirazione.
Si snoda fra sogno e realtà il Giardino di Daniel Spoerri a Seggiano, un museo a cielo aperto ricco di sculture e installazioni immerse nel verde. Sedici ettari di parco, suddivisi in distese erbose e boschetti, in cui trovano spazio 113 installazioni di 55 artisti. Accanto a Spoerri, compaiono alcuni dei più grandi nomi dell’arte italiana e mondiale degli ultimi decenni: Arman, Nam June Paik, Luigi Mainolfi, Aldo Mondino, Meret Oppenheim, Jesús Rafael Soto, Mauro Staccioli, Jean Tinguely.
I progetti di Paul Fuchs e Rodolfo Lacquaniti
Non lontano da Massa Marittima, si trova il Giardino dei Suoni, opera dell’artista bavarese Paul Fuchs. Un “work in progress” avviato nel 1996. Si tratta di un giardino privato, in cui la natura è in costante dialogo con sculture in ferro, bronzo, pietra e legno, composte di due o più elementi che si ergono a decine di metri dal suolo. Opere che appaiono esili e suggestive, ancor più quando, grazie all’ azione del vento, emettono suoni, accompagnati talvolta da movimenti fluttuanti nell’aria.
E poi c’è un luogo che unisce arte, natura e sensibilità ai temi ambientali. È il Giardino Viaggio di ritorno in località Buriano, a pochi chilometri dal centro di Castiglione della Pescaia. Qui tutte le opere sono realizzate con materiale di scarto o con materiale riciclato: un luogo nato dall’iniziativa del bioarchitetto Rodolfo Lacquaniti per invitare tutte le persone che lo visitano a riflettere sulla società dei consumi, attraverso installazioni, video-art, pittura, performance, musica, fotografia.
Nel senese la più alta concentrazione di parchi d’arte in Toscana
Spostandosi nel senese si amplia la proposta in tema di parchi d’arte in Toscana. Ecco il Parco Sculture del Chianti a Castelnuovo Berardenga, creato nel 2004 da un’idea dei galleristi Piero e Rosalba Giadrossi. Su 17 acri di terreno, all’interno di un bosco di querce, spuntano come oggetti magici 26 installazioni e sculture site specific realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo: Adriano Visintin, Kei Nakamura, Anita Glesta, Costas Varotsos, Nicolas Bertoux, William Furlong, Jeff Saward, Roberto Cipollone, Pilar Aldana.
A Gaiole in Chianti c’è invece il Castello di Ama per l’Arte Contemporanea: uno spazio che è sede di una famosa azienda vitivinicola e ospita una collezione privata di opere site specific. Artisti come Anish Kapoor, Hiroshi Sugimoto, Michelangelo Pistoletto, Miroslaw Balka, Louise Bourgeois, Daniel Buren, chiamati a confrontarsi con il luogo e con le emozioni che esso emana, hanno dato vita alle proprie opere in situ. Nelle strade, dentro piccole chiese e nelle cantine.
Nella frazione di Jesa a Monticiano trova spazio il Giardino di Kurt Laurenz Metzler, progetto dello scultore svizzero. Aperto nel 1995, accoglie una cinquantina delle coloratissime figure umane che l’artista realizza con diversi materiali: ferro, bronzo, marmo, alluminio e resine. Un po’ misteriosi, un po’ divertenti, i coloratissimi ominidi non interagiscono con lo spazio circostante ma lo ‘utilizzano’ come un palcoscenico, intenti come sono a passeggiare o leggere il giornale.
Atmosfere fiabesche e un luogo dalle vibrazioni straordinarie
Un nome non poco evocativo quello scelto dallo scultore tedesco Deva Manfredo per la sua Selva di Sogno a Casole d’Elsa. Una grande querceta a 600 metri di altitudine trasformata in un bosco delle favole grazie alle tante opere in pietra che vi sono disseminate. Figure umane, templi e città in miniatura, mandala, tappeti di mille colori, personaggi nascosti tra gli alberi: tutti costruiti con pietre non lavorate raccolte in tutto il mondo e semplicemente accostate o messe in equilibrio l’una sull’altra.
Per ultimo non un vero parco, ma un intervento di Land Art che merita di essere visto e vissuto. È l’opera Site Transitoire che lo scultore francese Jean-Paul Philippe ha realizzato nella cornice delle crete senesi, su una collina nei pressi di Asciano, tra le Località di Leonina e Mucigliani. Si tratta di una grande scultura in pietra composta da diversi componenti: quello principale è grande finestra che incornicia perfettamente la luce del tramonto in occasione del solstizio d’estate. Magico.
Rita Roberto dice
Bellissimo tour sui parchi artistici toscani che ho visitato quasi tutti.
Per passione dei labirinti unicursali ho da due anni, su un mio terreno, realizzato un giardino con un labirinto unicursale di 26 metri di diametro…. Abbiamo iniziato la piantumazione per arricchirlo di zone di relax e medirazione. Alcuni artisti hanno iniziato a regalarci loro opere con il tema del labirinto che andranno ad arricchire il giardino
Siamo in work in progress poiché intendiamo creare con la lend art altri labirinti dalle forme diverse.
Accogliamo visitatori per camminate sul labirinto ed eventi creativi. Labirinto Mandalavita località Poggiale Grosseto. pagina facebook mandalavita