Un’immersione nella vita e nell’arte del maestro pistoiese
Proseguono, a Pistoia, le visite guidate alla Casa Museo Sigfrido Bartolini (via di Bigiano e Castel dei Bovani 5) dal titolo “La suggestione del vissuto”: un’immersione nella vita e nell’arte di Sigfrido Bartolini in compagnia di Roberta Pratesi.
Un viaggio attraverso le stanze della casa e dello studio di Sigfrido Bartolini, punteggiato da oggetti, opere, personaggi che faranno da filo conduttore per ripercorrere da un’inedita prospettiva la vita umana e artistica dell’artista pistoiese. Il prossimo appuntamento si terrà sabato 18 febbraio (ore 15-17:30; prenotazione obbligatoria 0573.451311; 328.8563276).
La visita, a cura di Roberta Pratesi, si concentrerà su una serie di particolari dei quali sarà narrata la storia. Attraverso il racconto di un’opera d’arte, di uno strumento, di un oggetto che celano una vicenda collegata a Sigfrido Bartolini, sarà infatti possibile conoscere più a fondo il vissuto e il percorso dell’artista pistoiese, in un viaggio all’interno della sua Casa della Memoria, specchio della sua vita di pittore, incisore, scrittore. Dimora familiare e casa – laboratorio per le sue molteplici attività, racconta in ogni stanza chi è stato Bartolini.
I calchi in gesso (a grandezza naturale) della Venere di Milo, di Cirene, i Fregi del Partenone testimoniano il suo tributo alla classicità antica; la raccolta di anfore provenienti da tutte le regioni d’Italia quello alla cultura popolare. Un mondo dove la Fiaba, quella di Pinocchio, che il maestro illustrò con 309 xilografie in bianco e nero e a colori, si mescola con il reale attraverso gli strumenti dell’artista: le sgorbie e i bulini per l’incisione su legno, il banco da lavoro, i torchi per la stampa calcografica e per la litografia.
La Quadreria che adorna le pareti della casa è un percorso in gran parte inedito, attraverso le opere dell’artista: dai grandi affreschi staccati agli oli, dai Monotipi, alle matrici xilografiche. Ma anche di opere di maestri come Sironi, De Chirico, Soffici, Viani, Maccari, Costetti. La ricca biblioteca, il Fondo di Riviste del ’900, l’Archivio, e il Fondo epistolare di Sigfrido Bartolini stesso aprono, alla semplice curiosità dei visitatori e all’interesse degli studiosi, lo spaccato e la documentazione di una parte della cultura del ’900 che ebbe in Sigfrido Bartolini un testimone e un protagonista.
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