La storia di un supereroe assurdo che combatte l’assurdità del fascismo: uno spettacolo che coniuga circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura
Un supereroe di etnia sinti che combatte il fascismo, tra funambolismi del corpo e della lingua, musica e letteratura.
Uomo calamita di e con Giacomo Costantini e Wu Ming 2 va in scena dal 2 al 5 marzo a InStabile Chapiteau ed è inserito nel programma de “La forza di attrazione”, la rassegna di circo contemporaneo curata da Instabile Chapiteau realizzata in collaborazione con Cirk Fantastik!, col progetto Fuoricentro, con il contributo di Fondazione CR Firenze e Casa SPA, con il progetto Circonnection e con il contributo del Ministero della Cultura.
Tra spericolate acrobazie, colpi di batteria e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2 guida lo spettatore in un circo clandestino. Proprio così: ancor prima delle leggi razziali infatti, il regime fascista iniziò a legiferare contro gli spettacoli girovaghi delle etnie sinti e rom.
Per sfuggire alla persecuzione i circensi lavorano in clandestinità mentre L’Uomo Calamita, il protagonista di questa storia, userà i propri poteri, l’astuzia e il magnetismo per combattere il regime.
“Che ci crediate o no, resterete col fiato sospeso mentre prova in segreto i suoi pericolosi esercizi di equilibrismo magnetico. E se non bastassero i suoi virtuosismi in altezza a farvi tremare le budella, ci penserà Cloyne che sulla batteria sfoga tutta la sua rabbia da quando i nazisti gli hanno ammazzato il fratello” – raccontano gli artisti in scena.
Wu Ming Foundation e Circo El Grito incrociano i loro sentieri distillando un oggetto narrativo non identificato che contamina il linguaggio della pista e quello della carta, i funambolismi del corpo e quelli della lingua, le note di uno spartito con le frasi di un racconto e con i gesti di un circense.
Wu Ming 2 non solo racconta la loro storia ma ne prende parte. Sarà lui a cimentarsi in un esercizio dalla cui riuscita dipenderà la vita dell’Uomo Calamita.
“Siamo circensi, quando sfidiamo la morte lo facciamo sul serio: in uno dei suoi numeri l’Uomo Calamita è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua. L’unica chiave capace di aprire il lucchetto che lo immobilizza è dentro una cassaforte che si aprirà solo se Wu Ming 2 riuscirà nell’esercizio di mentalismo” – raccontano i protagonisti dello spettacolo (Biglietti 15/12/6 €).
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