Su il sipario per l’undicesima edizione del Carnevale Medievale
San Casciano si veste a festa oggi. E torna nel Medioevo con l’undicesima edizione del Carnevale Medievale
A pochi chilometri da Firenze, la cittadina del Chianti sarà catapultata nell’anno Mille. Cinque le contrade che si sfideranno. Cavallo, Giglio, Torre, Leone e Gallo sfileranno per le vie del paese portando ognuna una propria storia. Un vero spettacolo teatrale che vedrà un unico vincitore che prenderà le chiavi del castello.
Temi, personaggi fiabeschi, fatti storici e leggendari, in bilico tra scienza, agricoltura, sacralità e cultura millenaria sono l’anima della manifestazione in costume che prenderà vita oggi, domenica 26 marzo a partire dalle ore 14.30 con un’edizione evocativa e fortemente simbolica dal titolo “Ad novam vitam”.
Le cinque contrade Cavallo, Giglio, Torre, Leone e Gallo
La prima contrada, chiamata ad esibirsi, è la Torre, l’allegra brigata capeggiata da Andrea Castrucci che diffonde un ventaglio di note, canti e melodie ispirato alla nascita della moderna notazione musicale avvenuta con Guido Monaco, il monaco benedettino inventore del tetragramma, vissuto tra il decimo e l’undicesimo secolo. La Torre vuole rendere omaggio alla potenza espressiva e inclusiva della Musica, capace di abbattere ogni forma di barriera.
La sfilata prosegue con il leggendario entusiasmo del Gallo, la contrada condotta da Larissa Frosali che mette in campo un’antica fiaba per offrire una chiave di lettura contemporanea del Medioevo. Una storia toccante che attinge al pozzo della narrazione fantastica con la quale la contrada gialloblu lancerà un’occasione di riflessione sui temi dell’inclusione e della diversità.
La terza rappresentazione, pronta a sfidare le rivali in uno spettacolo beneaugurale, sarà quella del Leone e della sua visione prospera del futuro. Il Leone affila gli artigli e scommette sulle invenzioni agricole del Medioevo, utilizzate fino ai tempi nostri. Il tema della rotazione triennale è un’idea elaborata dal capocontrada Alessio Batistini che prenderà vita con la partecipazione di centinaia di contradaioli impegnati ad interpretare il tema della sostenibilità ambientale. Il valore delle tradizioni contadine e delle abilità della cultura rurale è un aspetto centrale del patrimonio di saperi da non disperdere.
Il Giglio è la quarta contrada a sfilare con la sua originale storia dedicata e ispirata al più grande medico del Medioevo. Per il capocontrada Giulio Nesi il percorso di un giovane che coltiva e realizza un sogno facendo appello alla scienza, infarcita di magia e astronomia, è la carta vincente che conquisterà la giuria.
Ultimo, ma non per importanza, lo spettacolo portato al centro della scena di piazza della Repubblica dalla contrada del Cavallo, guidata da Andrea Paliotto. Protagonista una donna legata alla dimensione religiosa di cui saranno evidenziate la forza morale, la determinazione, la voglia di emancipazione. E’ Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa, una figura legata al tema della sacralità che si rivela fondamentale per la storia politica e religiosa del suo tempo. La contrada bianconera interpreterà artisticamente le vicende del personaggio femminile individuando significativi anelli di congiunzione con il presente.
Ricca la programmazione
Il castello sancascianese apre ufficialmente le porte alle ore 11 con l’allestimento del campo e del mercato medievale presso i giardini di piazza della Repubblica e lungo via Lucardesi dove si collocheranno gli artigiani e le attività laboratoriali ispirate all’anno Mille.
Gli intrattenimenti rivolti a grandi e piccini non mancheranno nell’area entro le mura (piazzetta Samonà) dove sono previste esibizioni e dimostrazioni di tiro con l’arco. Dalle ore 14.30 inizierà a sfilare il corteo delle Contrade per le vie del paese. I carri di Cavallo, Gallo, Giglio, Leone e Torre mostreranno la spettacolare parata da ammirare nell’eleganza dei costumi, nella cura dei dettagli, negli effetti scenografici e in generale nella bellezza dell’allestimento in linea con le caratteristiche del periodo medievale.
Sarà nel primo pomeriggio, dalle ore 14.30, che lo spettacolo avrà inizio davanti alla giuria in Piazza della repubblica. L’evento inaugurale è affidato alla celebrazione del giorno in cui, conclusa la costruzione delle mura del Castrum, il notaio fiorentino Francesco Davanzati approvò dinanzi alla cittadinanza lo Statuto che regola la vita sociale all’interno del Castello. Era il giorno 20 marzo dell’Anno 1357. Seguirà la cerimonia della chiave che prevede che la contrada vincitrice dell’ultima edizione del Carnevale consegni la chiave rimettendola in palio.
La manifestazione entrerà nel vivo con la sfilata delle cinque contrade che si esibiranno a turno per mostrare la propria rappresentazione ispirata alla cultura e alla storia medievale. Una sfida a colpi di scene, danze, carri e interpretazioni teatrali diretti dal capocontrada e dal capitano di sfilata
Lascia un commento