Sarà donato all’Arcivescovado e al Comune dall’Opera Medicea Laurenziana
L’Opera Medicea Laurenziana dona all’Arcivescovado e al Comune il “Poliedro di San Lorenzo”. Il dono viene fatto in occasione dei festeggiamenti di San Lorenzo, copatrono della Città di Firenze, che si terranno domani, 10 agosto. Non solo, ma l’omaggio si ripeterà ogni anno dando vita ad una nuova tradizione fiorentina.
L’opera realizzata in argento dalla Bottega Orafa Paolo Penko riproduce il Poliedro che Michelangelo Buonarroti pose a coronamento della lanterna della Sagrestia Nuova. Questa forma geometrica fu scelta dall’artista per l’effetto sfavillante delle sue sessanta facce, rappresentazione della “quintessenza del fuoco”, quindi dello Spirito Santo e della luce divina. È inoltre simbolo di unità, della Chiesa e dell’umanità in cui ogni essere umano, nella sua specificità, concorre al bene comune.
Fra le altre cose il Magistero di Papa Francesco più volte ha proposto questa immagine come la forma più completa dell’unità che non annulla la molteplicità ma anzi crea comunione attraverso il legame tra le diversità: un messaggio decisivo per il futuro sia in ambito ecclesiale come anche in ambito civile e sociale.
La Croce è riprodotta fedelmente in forma e proporzioni, ma ogni anno varierà la sua decorazione. Per la prima edizione è stata scelta una particolare tecnica di lavorazione a martello chiamata “cesoro”. Nell’opera il Poliedro poggia sullo stesso nodo decorato come fosse una ghirlanda di alloro, simbolo di speranza e richiamo a Lorenzo il Magnifico, padre di Leone X, e in senso ampio alla famiglia de Medici, la cui storia è da sempre intrecciata a quella della Basilica.
Sulla base è inciso in caratteri romani l’anno di donazione chiuso da una testa leonina, riproduzione di una delle otto che decorano la presa del Poliedro sulla cupola. Altro richiamo a papa Leone X Medici oltre che alla Città di Firenze tramite il suo antico simbolo pagano del Marzocco.
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