L’ingresso arriva per il centenario della nascita del filantropo artista
L’Associazione Nazionale Case della Memoria accoglie nella propria rete, in qualità di partner, la Casa Museo Leo Amici al Lago di Monte Colombo (RN), un luogo da lui voluto e progettato per attuare il suo progetto di realizzare strutture e opere umanitarie e sociali.
A gestire queste stesse strutture sono la Fondazione Leo Amici e l’Associazione Dare fondata direttamente dal filantropo, scrittore, regista e artista.
Fondatore di una comunità che ancora vive e opera concretamente al lago di Monte Colombo, Leo Amici si è impegnato per raggiungere i suoi scopi benefici e, con l’aiuto di tante persone, ha alimentato la propria vena artistica soprattutto nel campo del teatro musicale per trasmettere i suoi messaggi di solidarietà, costituendo una compagnia teatrale che ancora oggi opera sotto la guida del presidente della Fondazione Leo Amici, Carlo Tedeschi.
Nella casa museo, dove Leo Amici ha vissuto fino alla sua scomparsa nel 1986, sono conservati, ordinati e inventariati mobili, quadri, oggetti ed effetti personali, suppellettili e abiti a lui appartenuti oltre a libri, lettere e scritti, supporti audio e video che ne tengono viva la memoria, a testimonianza della sua esistenza dedicata interamente al prossimo. Proprio lo scorso 7 ottobre, si è festeggiato anche il primo centenario della nascita di Leo Amici, a cui ha partecipato anche il presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, Adriano Rigoli.
«Accogliamo con piacere nella nostra rete questa casa museo – commenta Rigoli – che ho avuto modo di visitare quest’estate e dove sono tornato con piacere pochi giorni fa, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Amici: un momento molto significativo è stata la Messa celebrata dal Vescovo di Catanissetta, Mons Mario Russotto, con la presenza del nuovo Vescovo di Rimini, Nicolò Anselmi».
«Oltre a tenere viva la memoria di Leo Amici la casa museo conserva tanti cimeli e opere artistiche provenienti da tutto il mondo – aggiunge Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Un altro esempio di quanto il mondo delle case museo rappresenti un patrimonio unico, fatto di realtà diversissime fra loro e proprio per questo estremamente preziose».
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