Il testo del documento è stato approvato dal Senato accademico
Una mozione per la pace riguardante l’attuale situazione medio orientale. E’ quanto approvato dal Senato accademico dell’Università di Firenze.
Il documento giunge al termine di un ampio e lungo dialogo svolto con convinzione dall’Ateneo con tutte le componenti universitarie e, in particolare, con i rappresentanti degli studenti che siedono negli organi accademici.
Nel testo della mozione – approvata a maggioranza con la sola astensione dei rappresentanti di Studenti di Sinistra e Unione degli Universitari – il Senato accademico condanna fermamente le atrocità commesse e ribadisce il pieno riconoscimento del diritto di Israele e del popolo palestinese all’esistenza e alla sicurezza, affermando la necessità di una “cessazione immediata dei bombardamenti e degli scontri nella Striscia di Gaza e delle violenze in Cisgiordania”; il riavvio del “processo di pacificazione e l’intensificazione del sostegno ai profughi”.
Il Senato esprime piena vicinanza e solidarietà a tutte le popolazioni colpite e in particolare agli studenti e studentesse israeliani e palestinesi dell’Università di Firenze comunque coinvolti dai tragici eventi. La mozione afferma “il valore della partecipazione dell’Università di Firenze alle reti internazionali di Atenei per il sostegno a studiosi e a studenti internazionali a rischio per l’espressione delle proprie idee”.
L’Università di Firenze, si legge nella mozione, “testimoniando i valori che ci hanno contraddistinto come Ateneo, facendo dell’inclusione e della lotta a ogni forma di discriminazione un manifesto culturale e scientifico, sottolineando il dovere del rispetto dei diritti di ogni uomo e la sollecitudine del confronto, dell’accoglienza alle diversità e della solidarietà verso ogni condizione di povertà umana (…) offre il proprio sostegno a tutti gli sforzi volti a costruire una pace duratura secondo il principio di due Popoli, due Stati”.
Ecco il testo integrale della mozione
«Gli orrori perpetrati da Hamas lo scorso 7 ottobre, con l’uccisione e il rapimento di civili inermi, tra cui bambini, anziani e anche persone impegnate da tempo per la pace tra Israele e Palestina, hanno innescato una spirale di violenza con bombardamenti israeliani su Gaza che hanno colpito anche scuole e ospedali, generando migliaia di morti e oltre un milione di profughi. Tutto ciò ha portato il conflitto israelo-palestinese a un livello di violenza che lascia sgomenti e che, nel pregiudicare gravemente le possibilità di una soluzione pacifica, genera le condizioni di una instabilità nell’area che minaccia di durare a lungo.
Di fronte a questa situazione, la polarizzazione delle posizioni nella comunità internazionale e il suo esacerbarsi nella riproduzione della logica amico-nemico contribuisce a esaltare la strada della violenza e a rendere sempre più difficile il percorso di pacificazione. È necessario, invece, lavorare per un immediato cessate il fuoco, un rafforzamento dei soccorsi umanitari ai profughi palestinesi, la ricerca costante e indefessa delle strategie di una pace, immediata e duratura, la fine di prevaricazioni e violenze da qualsiasi parte giungano.
L’Università di Firenze, rivolgendosi alla Costituzione della nostra Repubblica, riafferma, anche in questo caso, i valori espressi all’articolo 11 – “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo” – come l’unico metodo responsabile per mezzo del quale affrontare le controversie internazionali.
Il Senato Accademico dell’Università di Firenze richiama come l’Università di Firenze, in quanto istituzione vocata al lavoro rigoroso del pensiero e della parola, nella ricerca, nella didattica e nelle relazioni con la società nel suo insieme,
– affermi e promuova quotidianamente l’indipendenza da condizionamenti ideologici, politici, economici, religiosi, ponendosi come uno spazio di confronto, anche aspro, ma sempre orientato alla comprensione delle ragioni e delle differenze, nella consapevolezza che la pace non si trovi, ma si costruisca con fatica e ostinazione;
– inviti a sostenere il lavoro educativo di costruzione di azioni di pace, di una cultura della pace, di concrete esperienze di pace, testimoniando i valori che ci hanno contraddistinto come Ateneo, facendo dell’inclusione e della lotta a ogni forma di discriminazione un manifesto culturale e scientifico, sottolineando il dovere del rispetto dei diritti di ogni uomo e la sollecitudine del confronto, dell’accoglienza alle diversità e della solidarietà verso ogni condizione di povertà umana.
Si rende necessario, in un contesto internazionale che vede la nostra presenza su altri teatri di conflitti, sollecitare le coscienze ad una ferma condanna della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e della violazione dei diritti umani.
Per le ragioni sopra esposte il Senato Accademico dell’Università di Firenze:
· ribadisce il pieno riconoscimento del diritto di Israele all’esistenza e alla sicurezza;
· ribadisce il pieno riconoscimento del diritto del popolo palestinese all’esistenza e alla sicurezza;
· condanna fermamente le atrocità commesse ad opera di Hamas ai danni dello Stato di Israele con l’uccisione di civili inermi e il rapimento di centinaia di persone trasformate in ostaggi;
· assiste con grande preoccupazione e sgomento al succedersi degli eventi nella striscia di Gaza, causati dall’intervento dell’esercito israeliano, condanna gli attacchi indiscriminati nei confronti della popolazione palestinese con perdite umane e sofferenze inaccettabili e ingiustificabili;
· afferma la propria profonda convinzione della necessità di una cessazione immediata dei bombardamenti e degli scontri nella Striscia di Gaza e delle violenze in Cisgiordania e il conseguente ri-avvio urgente e permanente del processo di pacificazione e dell’intensificazione del sostegno ai profughi;
· esprime vicinanza e solidarietà a tutte le popolazioni colpite e in particolare agli studenti e studentesse israeliani e palestinesi dell’Università di Firenze comunque coinvolti dai tragici eventi;
· attesta il valore della partecipazione dell’Università di Firenze alle reti internazionali di Atenei per il sostegno a studiosi e a studenti internazionali a rischio per l’espressione delle proprie idee;
· offre il proprio sostegno a tutti gli sforzi volti a costruire una pace duratura secondo il principio di “due Popoli, due Stati”.»
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