Il trasferimento della proprietà è avvenuto a seguito dell’approvazione degli accordi di valorizzazione presentati dalle due amministrazioni all’Agenzia del Demanio e al MiC
La Fortezza Vecchia di Livorno e il Forte di Bibbona, due beni di pregio storico e artistico, sono stati trasferiti a titolo gratuito dallo Stato ai rispettivi Comuni in base alle procedure previste dal federalismo culturale. Il trasferimento della proprietà è avvenuto a seguito dell’approvazione degli accordi di valorizzazione presentati dalle due amministrazioni all’Agenzia del Demanio e al MiC, sottoscritti lo scorso 31 maggio.
In base a questi programmi, il Comune di Livorno si impegna a mantenere, tutelare e valorizzare il patrimonio architettonico, storico e culturale che la Fortezza Vecchia ha simboleggiato nel corso della sua storia. Il progetto mira a riqualificare l’intera struttura monumentale e assicurane la fruibilità affinché la Fortezza venga percepita come cerniera tra il porto e la città, una via di accesso per chi arriva a Livorno dal mare. La Fortezza Vecchia si colloca nell’estremità nord-occidentale del centro storico di Livorno, in prossimità di uno dei vertici del pentagono del Buontalenti, adiacente il Porto Mediceo, ed è già utilizzata dall’Autorità Portuale.
L’edificazione della Fortezza iniziò nel 1519 con la costruzione del Bastione “l’Ampolletta”, realizzato nel giro di quattro anni secondo il progetto di Antonio da Sangallo il Vecchio. I lavori proseguirono poi con la costruzione delle cortine est e sud, del Bastione “la Cavaniglia” e di quello “la Capitana”, terminato nel 1523. Con l’ingrandimento della città, la Fortezza Vecchia divenne il quinto bastione della nuova cinta pentagonale e, mantenendo il proprio ruolo di baluardo difensivo dalla parte del mare, conservò inalterata la sua struttura bastionata e la sua completa integrazione nell’ambiente marino costiero.
Il programma di valorizzazione del Forte di Bibbona, invece, è stato redatto dal Comune di Bibbona, in sinergia con la Regione Toscana e lo Studio Fuksas, e prevede la riqualificazione architettonica e culturale dell’edificio. Il Forte fu costruito nel 1785 per alloggiare i cavalleggeri.
E’ costituito da tre piani e da una torretta con una bellissima vista sul mare, e si sviluppa per una superficie di circa 1200 mq. E’ prevista l’istituzione al suo interno di un laboratorio internazionale di ricerca sui borghi italiani: un centro di studio dove sperimentare e ricercare soluzioni di rigenerazione per creare un modello che possa essere applicato a diverse realtà italiane.
Il laboratorio polivalente sorgerà al primo piano del Forte e darà vita ad interventi urbanistici, strutturali, logistici valorizzando la natura culturale e artistica del Comune di Bibbona. Inoltre, gli spazi del Forte rientreranno nel percorso regionale dedicato al turismo culturale con il programma “Uffizi Diffusi” grazie al quale i capolavori custoditi nei depositi della Galleria fiorentina potranno essere esposti nel nuovo museo.
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