L’edizione 2024 avrà come tema “cambiamento” e vedrà la consulenza scientifica di Mauro Ceruti. La direzione del Festival è come negli anni scorsi di Emanuela Mazzi. Tanti gli artisti sul palco
Tutto pronto per l’edizione 2024 di con-vivere Carrara Festival, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, si terrà dal 5 all’ 8 settembre. Il festival ha avuto come suo fondatore e curatore per quattordici edizioni Remo Bodei. Il tema di quest’anno sarà il “cambiamento” e vedrà la consulenza scientifica di Mauro Ceruti. La direzione del Festival è come negli anni scorsi di Emanuela Mazzi.
Costituiranno il programma di questa edizione più di venti incontri di parola fra conferenze, dialoghi e dibattiti, sei spettacoli e oltre trenta eventi collaterali fra laboratori di cucina, spazio bambini, mostre, incontri, passeggiate a tema alla scoperta del territorio, proposte di cucina nei ristoranti del centro.
Tra gli ospiti protagonisti di questa edizione: Andrea Riccardi, Nathalie Tocci, Vito Mancuso, Daniela Lucangeli, Luigino Bruni, Luigi Zoja, Maurizio Ferraris, Chiara Saraceno, Laura Boella. In programma la musica di Leo Gassmann e dei Modena City Ramblers; appuntamenti imperdibili di con-vivere 2024 anche gli incontri con Drusilla Foer e Arturo Brachetti.
L’immagine scelta per raffigurare il tema di questa edizione è una fotografia di Mimmo Jodice dal titolo “Demetra”, che ritrae la testa di una statua romana del I secolo d.C. rinvenuta a Ercolano e raffigurante Demetra, dea della terra, della natura e dell’agricoltura, deturpata da una lacerazione che le attraversa la guancia destra; è inquadrata mentre una mano la solleva ricomponendola con il frammento mancante davanti all’obiettivo del fotografo. Per l’edizione 2024 di con-vivere, la forza dell’immagine che Mimmo Jodice ha gentilmente concesso al festival, invita a interrogarci su cosa significa “cambiamento”: ogni cambiamento passa innanzitutto da un mutamento di sguardo e di prospettiva che cerca di ricomporre eventuali lacerazioni e riconnetterci alla dimensione naturale.
Gli incontri di parola di con-vivere 2024 indagheranno attraverso conferenze e dialoghi a due voci le dinamiche dei mutamenti e delle trasformazioni nel tempo e la portata dei cambiamenti in atto oggi, sondando più livelli, dalla dimensione naturale a quella antropologica e storica, dal piano individuale a quello collettivo. Ad aprire gli incontri, il 5 settembre, sarà il curatore scientifico Mauro Ceruti con La complessità del cambiamento: possiamo parlare ancora oggi di un “progresso verso il meglio” quando crisi globali mettono in discussione il futuro dell’umanità? Preparare questo futuro chiede un radicale cambiamento di paradigma, che muova verso un pensiero delle connessioni e delle relazioni e della complessità.
Le conferenze e i dialoghi che si alterneranno nelle varie giornate svilupperanno tre piste tematiche principali che riflettono sulle dinamiche e i significati dei cambiamenti, nel tempo e nell’oggi: le dinamiche del cambiamento, il cambiamento nel tempo, il tempo odierno come età del cambiamento.
Il racconto dell’incredibile catena di catastrofi e radicali trasformazioni che hanno dato forma all’universo materiale che ci circonda e di cui noi stessi facciamo parte, sarà affidato al fisico Guido Tonelli.
Volgendo alla dimensione antropologica, la filosofa Laura Boella rifletterà sui diversi ritmi e tempi del cambiamento; spostandoci invece sul piano dell’esistenza individuale, il filosofo Maurizio Ferraris si soffermerà su vivere, sopravvivere, previvere, convivere, le stazioni cioè attraverso cui ragionare attorno all’esistenza. alla stratificazione di esperienze e memorie che sono il modo in cui ciascuno di noi impara a vivere.
In questo mondo di cui avvertiamo il continuo e destabilizzante cambiamento occorre coltivare la speranza? Questo l’interrogativo attorno al quale muoverà l’intervento del filosofo Vito Mancuso.
Nel dialogo fra Ivo Lizzola e Bruna Dighera, rifletteremo invece sul mutamento che scaturisce dall’esperienza della pena.
Sulla memoria dei cambiamenti del passato, in particolare dell’esperienza storica della Resistenza italiana, si soffermerà lo storico Roberto Balzani.
Il paleontologo Giorgio Manzi farà un tuffo nell’archivio della storia prima della storia per capire chi siamo attraverso l’evoluzione biologica.
La sociologa Chiara Saraceno si soffermerà sull’istituzione della famiglia, come è mutata nel tempo.
Lo psicanalista Luigi Zoja, con un approccio multidisciplinare, fra psicoanalisi, antropologia e storiografia, esplorerà la storia d’Italia attraverso l’autorappresentazione di chi l’ha abitata: una narrazione collettiva che influenza l’intera società e il suo ruolo nel mondo.
In un incontro curato dal Centro Documentazione Handicap di Carrara, lo psicologo Carlo Lepri indagherà i mutamenti che hanno caratterizzato nel tempo la percezione e i pregiudizi nei confronti della disabilità.
In collaborazione con la Fondazione Conti sarà programmato un incontro tematico a cura di Federico Giannini (direttore di Finestre sull’arte) che costituirà un punto di raccordo fra il festival e la mostra Belle Époque. I pittori italiani della vita moderna in corso a Palazzo Cucchiari.
Viviamo un’età di cambiamento: come interpretare le trasformazioni in atto? Il sociologo Sergio Manghi sottolineerà innanzitutto la necessità di un nuovo paradigma di fronte alle sfide planetarie; anche lo storico Andrea Riccardi ci offrirà una bussola per vivere nella complessità della globalizzazione, guardando in particolare agli effetti sulle periferie umane e urbane del mondo, sui paesi lacerati da conflitti e da guerre.
Un settore in costante cambiamento è senz’altro quello dello sviluppo tecnologico. Il dialogo fra la filosofa Luisa Damiano e Hagen Lehmann, ricercatore in robotica sociale e inclusione, si soffermerà in particolare sui cosiddetti “robot sociali”, progettati per comunicare con noi attraverso segnali sociali compatibili con i nostri. La psicologa e docente dell’Università di Padova Daniela Lucangeli si confronterà con la diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione e il loro impatto sulla socializzazione.
Emergerà poi la necessità di interconnettere i vari ambiti e le loro sfide: quello economico, ambientale, climatico e geopolitico. La prospettiva dell’economista Luigino Bruni cerca di ripensare il capitalismo: cosa poteva essere il capitalismo se avesse imparato dalle piante e cosa dovrebbe diventare nell’era dei beni comuni?
Il fisico del clima Antonello Pasini ci porterà invece di fronte a una delle crisi più profonde, quella generata dal cambiamento climatico.
La filosofa Luisella Battaglia ci inviterà nel suo intervento a superare la visione angustamente antropocentrica, per indicare la nuova bioetica che dovrebbe riguardare l’intero mondo dei viventi.
Uno sguardo importante e necessario verrà rivolto allo scenario geopolitico con Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali che dialogherà con la giornalista Simona Maggiorelli, direttrice di Left. L’incontro organizzato in collaborazione con Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure orientale, ci aiuterà a navigare fra le contraddizioni di un mondo aperto e chiuso.
Stefano Ciccone e Selene Zorzi, nell’ambito di un incontro organizzato in collaborazione con Fidapa e il collettivo In.for.male Insieme per un nuovo maschile, si confronteranno sull’importanza di promuovere una riflessione individuale e collettiva nella direzione di un mutamento di civiltà nelle relazioni tra i sessi e una presa di coscienza libera e critica da parte degli uomini sul patriarcato.
Il programma prevede la rappresentazione di sei spettacoli per offrire un percorso ricco e variegato che, attraversando più generi musicali, soddisferà i gusti di pubblici differenti: la lirica, la musica popolare, la musica leggera, il folk. La musica ricercata di Cafunè nel giardino di Palazzo Binelli aprirà il programma degli spettacoli giovedì 5 settembre alle 21.00.
Novità di questa edizione sarà la sede principale degli spettacoli serali: Piazza XXVII Aprile che nella prima serata del festival vedrà ospite Leo Gassmann con una data speciale del suo Prende bene tour. Si proseguirà venerdì 6 settembre con una serata in cui sarà protagonista Drusilla Foer. Sabato 7 settembre sarà la volta di Arturo Brachetti, che si racconterà in una serata speciale fatta di confidenze, ricordi e viaggi fantastici. Il festival si chiuderà domenica 8 settembre con un doppio appuntamento. L’ormai consueto concerto di lirica sarà dedicato a Tutto cangia, il ciel s’abbella. Omaggio a Carlo Bergonzi nel centenario della nascita, a cura di Circolo Amici della lirica A. Mercuriali, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti. In piazza XXVII Aprile invece sarà la festa conclusiva: Modena City Ramblers con Riportando tutto a casa.
Andare a Carrara nei giorni di con-vivere vuol dire immergersi in un’atmosfera fatta di occasioni di riflessione ed approfondimento, ma anche di festa e creatività rivolti a tutti. Il programma sarà come sempre articolato in una pluralità di offerte: una sezione dedicata alle mostre, una ricca proposta di passeggiate e visite guidate nel centro storico curate da diverse associazioni del territorio, incontri di approfondimento, alcuni dei quali legati al mondo del volontariato, uno spazio bambini e iniziative
Molte saranno le attività dello spazio bambini, che proporranno dalle letture ai laboratori creativi e ai momenti di approfondimento e scoperta su scienza, arte e natura.
Fra le mostre, giovedì 5 settembre, verrà, in particolare inaugurata, ARTificIAle, curata da Chiara Dall’Olio. Il focus della mostra collettiva, che coinvolge artisti under 35 e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, è l’“arte generativa” ovvero la creazione di opere d’arte attraverso l’uso di sistemi autonomi non umani, il computer e il web con le applicazioni generative dell’intelligenza artificiale. Esporranno: Andrea Camiolo, Gaia Carlini, Claudia Fuggetti, Clara Janz, Cristina Naraccio, Elena Pinelli, Eleonora Roardo.
La città mostrerà il meglio di sé nei giorni del festival anche con diversi appuntamenti, realizzati in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che offriranno uno sguardo al patrimonio artistico e culturale di Carrara: incontri, passeggiate e visite guidate pensati e proposti seguendo il taglio offerto dal tema di questa edizione.
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