Il 10 ottobre i riconoscimenti alle migliori traduzioni per gli ex allievi del Liceo Galileo di Firenze
Tornano a scuola gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze. Si terranno il 10 ottobre le premiazioni della Rimaturità, l’iniziativa che li ha visti cimentarsi nuovamente nella versione di Latino, come nell’esame dei loro 18 anni.
I compiti della sezione competitiva sono stati valutati da una commissione composta dai docenti del Galileo, unitamente alla presidente della delegazione fiorentina dell’Associazione italiana di cultura classica, professoressa Maria Pace Pieri e dal docente di lingua e letteratura greca dell’Università di Firenze, Enrico Magnelli, ex studente proprio del Galileo. Quelli della non competitiva invece sono stati corretti dagli stessi studenti (scelti tra i più meritevoli) attualmente frequentanti, supervisionati dai loro insegnanti.
Nel maggio scorso i partecipanti furono 207, 132 donne e 75 uomini. In tutto 60 anni di studio al Galileo. Da Maria Pia, 86 anni che fece la maturità nel 1956 a Ginevra che a causa del Covid riuscì a fare l’esame con la canonica traduzione dal greco e dal Latino. Ma a ogni evento un ruolo attivo lo hanno anche i galileini di oggi, in un vero e proprio incontro generazionale, che sono coinvolti nell’organizzazione della manifestazione.
L’evento è organizzato dall’associazione Amici del Galileo in collaborazione con la dirigente scolastica, dottoressa Liliana Gilli. Il Galileo è uno tra i licei classici più antichi d’Italia. E’ stato il primo Ginnasio della Toscana (1878), frequentato da illustri poeti, scrittori, giornalisti, scienziati, politici: Collodi, Giosué Carducci, Mario Luzi, Tiziano Terzani e Oriana Fallaci, Margherita Hack, Giovanni Spadolini. Una tradizione che si unisce all’innovazione dell’offerta formativa.
Non solo una scuola, ma un luogo di cultura viva e di formazione permanente, che sarebbe assurdo cancellare seguendo numeri e burocrazia.
La consegna dei riconoscimenti avverrà giovedì 10 a partire dalle 17, la medaglia commemorativa è stata creata dal maestro orafo fiorentino Paolo Penko: rappresenta il classico portone d’ingresso della scuola che ha accolto generazioni di liceali. Saranno premiati i primi tre classificati della competitiva, i tre miglio ex aequo della non competitiva più altre quattro menzioni a giudizio della commissione esaminatrice. Ogni premio e menzione ricorderà una figura, studente o insegnante, che rappresenta un valore per la ‘famiglia’ del Galileo, che in un momento di gioia non ha voluto dimenticare le persone care.
«La premiazione – ha detto la preside del Galileo, Liliana Gilli – chiude il primo ciclo di questa nostra fortunata manifestazione. Per me è stato motivo d’orgoglio vedere così tanti ex allievi tornare a scuola per la nostra rimaturità. Ed è stato motivo di orgoglio vedere che c’è ancora voglia di stare insieme, continuare un’avventura che ha segnato la loro gioventù e segna ancora la loro età adulta. La seconda edizione della rimaturità è già in cantiere: il 19 dicembre diamo già appuntamento per l’estrazione della materia qui a scuola. Gli ex allievi sono un valore aggiunto perché rappresentano la memoria e dimostrano quello che è il Galileo per Firenze: un luogo vivo di cultura, dove fare comunità».
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