Un evento ideato in Toscana che coinvolgerà case museo di tutto il mondo
Era già stato preannunciato qualche mese fa in occasione del convegno di Acamfe (Associazione delle Case-Museo e delle Fondazioni degli scrittori) a Madrid. Adesso l’Associazione Nazionale Case della Memoria lo ufficializza e lo rafforza: le Giornate Nazionali della Case della Memoria, di cui quest’anno si è tenuta la terza edizione che ha coinvolto 130 realtà in 18 regioni italiane accogliendo 25mila visitatori, si ampliano e diventano Giornate Internazionali delle Case della Memoria che si terranno il 5 e 6 aprile 2025 abbracciando case museo di tutto il mondo.
L’annuncio è stato dato alla fine di ottobre, quando a Santiago di Compostela si sono riuniti i membri di Iclcm-International Committee for Literary and Composers’ Museums, il Comitato Tematico Internazionale di Icom per i musei letterari, musicali e le case museo di scrittori e musicisti.
Un risultato che arriva dopo il lungo lavoro portato avanti dall’Associazione Nazionale Case della Memoria, realtà nata in Toscana e oggi presente in 15 regioni italiane, attraverso l’organizzazione di incontri e la messa a punto di protocolli di collaborazione fra realtà omologhe di tutto il mondo, con l’obiettivo di fare rete per promuovere a livello internazionale le case museo.
«Auspichiamo una grande partecipazione alla prima edizione delle Giornate Internazionali – dichiara Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria e del comitato Iclcm di Icom –; dobbiamo mostrare alle istituzioni culturali e politiche internazionali, prima su tutte l’Unione Europea, quanto sono belle, numerose e interessanti da visitare la case dei grandi personaggi che rappresentano la nostra cultura che è una cultura comune perché i grandi artisti, musicisti, scienziati, scrittori dei vari Paesi si sono influenzati l’un l’altro».
«Constatare con quanto entusiasmo i colleghi che abbiamo incontrato a Santiago hanno aderito alla proposta di unire le forze per promuovere un appuntamento di respiro internazionale ci ha dato la conferma del valore del nostro lavoro – spiega Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria –. Il nostro obiettivo per il 2025 era quello di estendere il raggio d’azione per valorizzare ancor di più le case museo e il loro patrimonio inestimabile: abbiamo ottenuto un risultato che va al di là delle nostre aspettative».
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