Nel distretto delle griffe mondiali della pelletteria, i piccoli artigiani soffrono. Ma qualcuno riesce a emergere e punta a creare propri brand. Un caso ‘di scuola’ è quello di Gianluca Valeriani, artigiano pellettiere dal 1987. Uno che sa come trattare il cuoio. Che ha dato il suo contributo a rendere il comparto produttivo tra Scandicci e Lastra a Signa un pezzo pregiato del saper fare, dell’artigianalità, della manualità.
Oggi, la filiera è mutata molto. Le griffe accentrano sempre di più la produzione, i piccoli soffrono anche per l’arrivo di concorrenza sleale dal profondo est. Tanti hanno mollato, ma qualcuno resiste. Gianluca Valeriani ha deciso di non darsi per vinto. Da contoterzista si è trasformato in stilista, presentando i primi accessori della sua linea uomo e donna che porta il suo nome. Tre modelli di cinture per uomo, altrettanti per donna in abbinamento a una pochette piramidale. Prodotti di altissima qualità, figli della voglia di promuovere il Made in Tuscany, visto che la manifattura è nella provincia di Firenze, ma la materia prima arriva dalla provincia di Pisa.
L’idea di avventurarsi in questa nuova fase imprenditoriale, Gianluca Valeriani l’ha avuta da una delle sue dipendenti,
Andreea Cojocaru, che ha spinto il pellettiere a lanciare la nuova linea puntando sulla qualità, sulla manualità e sulla voglia di piazzare un prodotto di nicchia destinato ad appassionati in grado di comprendere che il prodotto migliore è quello non standardizzato, il ‘pezzo unico’ che esce dalle mani di un artigiano con trent’anni di esperienza nel maneggiare i pellami. Un pezzo caldo, che racconta una storia di impresa e coraggio.
Vladimiro dice
Gianluca ti conosco da tanto e ho sempre apprezzato la tua manualità sei un grande ???
Gianluca Valeriani dice
Grazie di cuore e spero che questo progetto abbia un futuro.