Calistri, vice presidente nazionale e nuovo referente per la Toscana: «Siamo in una fase di ascolto e studio delle soluzioni per le aziende»
«È importante che le imprese del nostro Paese restino liquide e dispongano di mezzi finanziari sufficienti per far fronte ai propri ordinari impegni, compreso il pagamento delle retribuzioni». A dirlo è Assopellettieri in una nota diffusa oggi a seguito di una conferenza stampa on line, a cui hanno partecipato il presidente Franco Gabbrielli, il vice presidente Andrea Calistri e il direttore generale Danny D’Alessandro. Molte le valutazioni sul sistema pelletteria riguardo i numerosi provvedimenti assunti dal Governo.
In particolare, i rappresentanti dell’associazione hanno ribadito i punti cardine del “manifesto” già inviato alle principali rappresentanze politiche. In questo documento viene sottolineata l’esigenza che le imprese del nostro Paese restino “liquide”. Nello specifico, che dispongano di mezzi finanziari sufficienti per far fronte ai propri ordinari impegni, compreso il pagamento delle retribuzioni. Se così non fosse, le imprese sarebbero insolventi, i dipendenti non sarebbero pagati, i fornitori neppure e questi, a loro volta, sarebbero insolventi, innescando una catena potenzialmente senza fine.
Il limite dato dalla discrezionalità della prassi bancaria
Il cosiddetto “Decreto liquidità”, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 6 aprile 2020 e pubblicato in G.U. ieri 9 aprile 2020, “sembra andare nella direzione auspicata – si legge nella nota – ma, rimettendo alla discrezionalità della prassi bancaria molte decisioni sulla concessione di linee di credito alle PMI, nei fatti limita molto il suo impatto sul sistema rispetto alle attese”. Assopellettieri ha evidenziato con forza l’urgenza di riaccendere il motore dell’Italia. «Il nostro ruolo in questo momento è quello di capire come realmente far fluire la finanza alle PMI – spiega Franco Gabbrielli -. Bisognerà fare molta attenzione a quelli che saranno i decreti attuativi. Non si vive di sole intenzioni, semplificare le procedure e dare certezze alle imprese è fondamentale».
Tutela della pelletteria, l’associazione a lavoro
In questo periodo di grande crisi, l’Associazione sta mettendo in campo tutte le proprie risorse per tutelare il settore della pelletteria e le aziende che lo costituiscono. Proprio in quest’ottica si colloca la scelta del presidente di assicurare un presidio strutturale sulla Toscana. E questo grazie al lavoro del vice presidente Andrea Calistri, da oltre 30 anni imprenditore di Scandicci (Fi) con un’azienda famigliare e da ieri anche referente per la Toscana.
«Siamo in una fase di ascolto attento e studio delle soluzioni per le imprese – commenta Calistri -. Stiamo dividendo equamente il nostro impegno tra la contingenza, che ci porta a predisporre strumenti di servizio per dare risposte concrete alle aziende, e il futuro, su cui stiamo investendo tempo, denaro e sogni. A breve presenteremo alcune soluzioni per accompagnare il nostro sistema fuori dal pantano emergenziale».
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