Agevolazioni anche delle rimodulazioni di progetti a causa del Coronavirus
Regione Toscana sospende i tempi per adempimento ai bandi. Questo sarà valido fra il 23 febbraio e il 15 aprile 2020. Saranno modificati i termini definiti anche da procedure negoziali, contratti, atti di assegnazione dei contributi e relativi ad adempimenti a carico dei beneficiari non scaduti alla data del 23 febbraio 2020, senza bisogno di specifica istanza da parte dell’impresa. Il tutto avverrà avverrà eccetto rideterminazioni della scadenza.
Regione Toscana, ecco le facilitazioni per le modifiche dei piani finanziari
La Regione Toscana ha sospeso nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 luglio 2020 le scadenze in essere dei bandi della Direzione Attività Produttive in seguito all’emergenza Coronavirus. Inoltre, ha pianificato facilitazioni per la presentazione, da parte dei beneficiari, di modifiche progettuali e di rimodulazioni dei piani finanziari.
Le parole di Stefano Ciuoffo, Assessore alle attività produttive
«Nella situazione attuale e allo scopo di contenere gli effetti negativi sul tessuto imprenditoriale abbiamo deciso di rimodulare i tempi degli adempimenti a carico dei beneficiari, pubblici e privati, di contributi provenienti da fondi europei, statali e regionali. Questo per non ridurne l’efficacia e comunque garantire il perseguimento delle loro finalità. Saranno possibili anche rimodulazioni di proposte progettuali, il cambio del piano finanziario e ulteriori varianti temporanee in deroga a quanto stabilito dai bandi, con lo scopo di agevolare imprenditori e professionisti in questa fase difficile». Queste le parole dell’Assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo.
Dichiarazioni di Stefano Ciuoffo riguardo ai dati
Questa è « una misura che va ad affiancarsi alle delibere che sospendono fino al 30 settembre i pagamenti sui finanziamenti concessi con i bandi ».
Si tratta di quasi 2000 imprese beneficiari e di fondi rotativi (prestiti compreso il microcredito) e 2000 per le garanzie.
Il 21% di queste riguarda la provincia di Firenze, il 15% quella di Arezzo poi Pisa col 12%, Massa Carrara 9% Livorno, Lucca e Siena con 8% ciascuna. Con il 7% sono presenti Prato e Pistoia e col 5% Grosseto. «Il controvalore complessivo della sospensione regionale e delle moratorie Abi è di circa 120 milioni di euro. Oltre 80 milioni invece è quello delle garanzie per i finanziamenti bancari garantiti ancora in essere. Tutte le circa 4000 imprese interessate stanno ricevendo in questi giorni l’informativa via Pec» continua poi Stefano Ciuoffo.
Dettagli delle misure regionali di aiuti per le imprese, già attive o in fase di attivazione
Regione Toscana sospende i tempi per adempimento ai bandi. Spiega i dettagli delle misure regionali di aiuti alle imprese in nove punti. Questi riguardano i bandi sotto forma di aiuti rimborsabili, prestiti, microcredito e garanzie. Sono presenti i bandi POR Fesr 2014-2020, Azione 1.1.2 e 1.1.3. Sono inclusi gli aiuti agli investimenti per l’innovazione e bando voucher microinnovazione per le industrie creative attivato in attuazione dell’Accordo integrativo seguito all’Accordo di Programma della Regione Toscana per il “Rilancio dell’Area costiera livornese”, i bandi POR Fesr 2014-2020, Azione 3.4.2 e i protocolli di insediamento.
Regione Toscana sospende i tempi per adempimento ai bandi, ulteriori specifiche
I dettagli delle misure regionali riguardano anche altri punti. Fra questi, è presente i POR Fesr 2014-2020, Azione 1.1.5 “Sostegno all’avanzamento tecnologico delle imprese attraverso il finanziamento di linee pilota e azioni di validazione precoce dei prodotti e di dimostrazione su larga scala”. Ne fanno parte i bandi Horizon 2020 – ERANET, PhotonicSensing e MANUNET III. E’ qui incluso il bando di finanziamento per il rinnovo della vita tecnica degli impianti di risalita. Questo nello specifico a favore delle micro, piccole e medie imprese che gestiscono le stazioni sciistiche della Toscana. Nello stesso elenco sono compresi i bandi per la concessione di aiuti alle imprese che hanno subito danni a seguito di eventi per cui è stato riconosciuto lo stato di emergenza nazionale o regionale.
Dettagli correlati all’elenco delle misure regionali di aiuti per le imprese
Ci sono inoltre delle specifiche. Nella verifica del rispetto dei termini posti dal bando per gli adempimenti a carico dei beneficiari, non è considerato il periodo tra il 23 febbraio e il 15 aprile 2020. Sono poi facilitate le modifiche progettuali e le rimodulazioni dei piani finanziari da parte dei beneficiari danneggiati dall’emergenza Covid 19. Deve restare l’obiettivo del progetto in relazione al quale è stato concesso l’aiuto. Possono essere accolte le istanze di rimodulazione progettuale che superino i limiti eventuali stabiliti dai singoli bandi in termini di variazione delle spese rispetto ai piani finanziari approvati. Questo vale anche per il numero delle istanze presentate.
E’ prolungabile fino a 30 giorni il termine previsto per inviare integrazioni documentali e controdeduzioni nei procedimenti relativi, dove il bando preveda un termine inferiore.
Particolari riguardo le misure adottate dalla Regione Toscana
Secondo le misure adottate dalla Regione Toscana, è ammessa la presentazione, in fase di rendicontazione finale, di un’ulteriore variante rispetto a quanto previsto nei bandi. La percentuale di variazione delle voci di spesa del piano finanziario approvato può essere incrementata di ulteriori 10 punti percentuali. E’ possibile richiedere una nuova ulteriore istanza di variazione, se quella prevista dal bando è già stata richiesta.
Specifiche finali sulla sospensione dei tempi per adempimenti ai bandi
Sono considerate variazioni finanziarie significative, per le quali è necessaria la preventiva autorizzazione, quelle superiori al 40% dell’investimento ammesso. E’ poi possibile accogliere le istanze di rimodulazione progettuale, senza vincoli percentuali tra le singole macrovoci di spesa complessivamente sulla riduzione massima del 50% del piano finanziario approvato. Ciò vale anche per le istanze di rimodulazione progettuale che prevedono una riduzione massima del 50% del piano finanziario approvato. I riferimenti alla data del 15 aprile prendono spunto dall’art. 103 del DL 18/2020 ‘Cura Italia’ e pertanto si intendono automaticamente rideterminati in caso di eventuali successivi provvedimenti nazionali.
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