La collaborazione tra le due aziende fiorentine ha portato in Oriente la cultura gastronomica toscana
Secondo una ricerca realizzata da Deloitte e ALMA nel 2018 la cucina italiana è la seconda più diffusa a livello globale dopo quella cinese. Ora, a portare in casa del nostro principale ‘avversario’ a tavola il gusto delle ricette tipiche toscane, ci ha pensato l’azienda Emme Gel di Calenzano (FI). Proprietaria di tre marchi, Meno 30, Ice Class ed Emme Gel, l’azienda commercializza prevalentemente prodotti ittici surgelati. Da qualche mese però è presente in Cina non solo con il proprio pesce surgelato ma anche con piatti pronti che riconducono al ricettario toscano.
Ribollita, pappa al pomodoro e seppie ‘in zimino’ per corteggiare il palato cinese
La linea fa parte del brand Meno30 e abbraccia numerose specialità della cucina toscana con qualche incursione nelle specialità italiane. Dalla ribollita alla pappa al pomodoro, dalla zuppa di cavolo nero al baccalà con porri e polenta fino alle seppie ‘in zimino’ e al cacciucco, le proposte per corteggiare il palato cinese non mancano. Si tratta di ricette casalinghe dove la materia prima ha un ruolo fondamentale per la buona riuscita di un piatto che parla di tradizione. Le ricette infatti non prevedono conservanti, coloranti, addensanti o aromi artificiali: solo ingredienti naturali.
«Con la nostra linea di piatti pronti tipici della nostra regione vogliamo esportare in Cina anche i sapori toscani»
«Con la nostra linea di piatti pronti tipici della nostra regione vogliamo esportare in Cina anche i sapori toscani, certi che il consumatore cinese apprezzerà la nostra qualità e i sapori della nostra regione, famosa nel mondo anche per le proprie tradizioni culinarie – spiega Marco Martelli, Presidente della Martelli Group Spa e CEO di Emme Gel -. Il nostro assortimento si compone principalmente di referenze di pesce, sia al naturale sia ricettato, ma negli ultimi anni abbiamo ampliato la nostra visione producendo anche piatti pronti che nascono da ricette casalinghe riportate nella produzione industriale. Con l’inizio di questo anno ci siamo aperti al mercato cinese. L’obbiettivo è quello di stabilire e consolidare una presenza commerciale stabile e duratura in uno dei mercati più importanti a livello mondiale per il consumo di pesce».
«Un modo per valorizzare la Toscana, con la sua cucina, le sue materie prime e i suoi luoghi, in vista dell’Anno Italia-Cina»
Un traguardo reso possibile grazie alla collaborazione con China 2000, realtà fiorentina che si occupa di supportare le aziende italiane nel non sempre semplice ingresso sul mercato cinese, grazie ai suoi partner e a una presenza stabile in Cina. «Esportare piatti tipici toscani in Cina non significa solo esportare prodotti di qualità, ma significa anche esportare cultura e tradizioni – spiega Michele Taccetti, amministratore di China 2000 -. La cucina è un mezzo utile per presentare un territorio: credo che questa linea sia un ottimo modo per valorizzare la Toscana, con la sua cucina, le sue materie prime e i suoi luoghi. Un’azione che assume ancor più valore se letta nel quadro del 2022, l’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina da cui credo potremmo trarre vantaggio se inizieremo a lavorare su quel circolo virtuoso che lega i territori, i loro prodotti e le loro eccellenze».
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