Calistri: «Anche se c’è ancora terreno da recuperare, nel secondo trimestre del 2021 l’atteso rimbalzo per il settore pelletteria del lusso c’è stato, con la Toscana a fare da motore trainante per la ripresa»
Un settembre di ripartenza per il settore della pelletteria, con la Toscana a fare da capofila. Questo è infatti il mese che vede l’apertura di due fiere cruciali per il settore, targate Assopellettieri: il Mipel, che torna in presenza per la sua 120 edizione (FieraMilano – Rho, 19/21 settembre), e Mipel Lab (FieraMilano – Rho, 22/24 settembre), la novità del 2021 realizzata in stretta sinergia con Lineapelle (con cui condivide anche gli spazi), dedicata al settore private label.
‘Play’ è il claim che accompagna il ritorno del Mipel che quest’anno celebra i suoi 60 anni di storia
Non a caso ‘Play’ è il claim che accompagna il ritorno del Mipel che quest’anno celebra i suoi 60 anni di storia. E lo fa prendendo in prestito tutta l’energia e la positività dello sport che ha regalato all’Italia un’estate di successi. «Con Mipel Play abbiamo voluto rappresentare sia la volontà di rimettersi in gioco che la voglia di ripartenza dopo lo stop legato all’emergenza Covid – spiega Andrea Calistri, vicepresidente di Assopellettieri con delega al distretto toscano -. A 60 anni dalla prima edizione e dopo la pandemia che ha duramente colpito il settore, la pelletteria torna in fiera da protagonista rimettendosi in gioco anche in versione digitale. Siamo pronti a riprendere la partita con una forte ispirazione dal punto di vista motivazionale ‘presa in prestito’ dai successi sportivi di questa estate, presentando al mondo del business un centinaio di imprese di pelletteria da tutta Italia, con una buona rappresentanza di realtà toscane».
Calistri: «Toscana forte del suo peculiare sistema di filiera integrata è ancora oggetto di interesse da parte degli investitori stranieri»
Per questo, in occasione dell’inaugurazione del Mipel, Assopellettieri ha voluto condividere il suo nuovo corso, nel segno della continuità ma con una rinnovata carica, con due medaglie d’oro alle Olimpiadi di Tokyo: Filippo Tortu e Gianmarco Tamberi che saranno presenti a Milano il 19 settembre, intervistati dall’ex campione olimpico Massimiliano Rosolino. Nel pomeriggio, altri due sportivi medagliati: gli atleti paralimpici Andrea Liverani e Alessia Berra. «Il messaggio che vogliamo lanciare è che spesso, per raggiungere risultati insperati, basta crederci: un invito a tutti gli attori legati al mondo della pelletteria – aggiunge Calistri -. E a confortarci ci sono i dati. Anche se c’è ancora terreno da recuperare, nel secondo trimestre del 2021 l’atteso rimbalzo per il settore pelletteria del lusso c’è stato, con la Toscana a fare da motore trainante per la ripresa: un territorio che, forte del suo peculiare sistema di filiera integrata che corre da Santa Croce a Firenze, fino all’area aretina, è ancora oggetto di interesse da parte degli investitori stranieri».
I dati: la Toscana si conferma di gran lunga prima regione per fatturato estero, con una quota superiore al 42% sul totale Italia
Secondo il periodico report del centro studi Confindustria Moda, dopo il +1,9% dei primi 3 mesi, le vendite estero di prodotti della pelletteria e della concia italiane (raggruppati nella voce Ateco CB151) hanno registrato nella seconda frazione dell’anno un +80% in valore. Il dato Istat cumulato dei primi 6 mesi presenta una crescita dell’export pari al +31,2% su gennaio-giugno 2020: complessivamente sono stati esportati beni per 5,89 miliardi di euro, contro i 4,49 miliardi dell’analogo periodo 2020. Ma il confronto coi livelli dei primi 6 mesi 2019 (6,60 miliardi di euro) mostra come si tratti di un recupero ancora parziale: il divario attuale è infatti del -11%.
La Toscana si conferma di gran lunga prima regione per fatturato estero, con una quota superiore al 42% sul totale Italia. Tra le province, in risalita Firenze (+55% sul 2020) e Pisa (+21,5%). La regione registra un +45,3% sui primi 6 mesi 2020, con incrementi considerevoli per tutte le prime 5 destinazioni. Quattro hanno largamente superato i livelli pre-crisi: in marcato aumento Francia (+49,2% sul 2020, in cui è forte la componente del terzismo per le griffe) e Cina (+89%). Vendite più che raddoppiate rispetto a un anno addietro per Corea del Sud e Giappone (terza e quinta destinazione regionale). Per la Svizzera (+46%) il recupero è parziale, dal momento che è ancora al -29% rispetto al 2019. In generale, le esportazioni toscane risultano inferiori del -12,3% rispetto a due anni addietro.
Ecco la prima edizione di Mipel Lab, format dedicato alla manifattura del lusso che porta il saper fare artigiano nel cuore di Lineapelle
«I numeri ci sono, le aspettative sono interessanti: crediamoci – è l’invito di Calistri -. Noi abbiamo deciso di continuare a giocare la partita anche su un campo completamente nuovo: quest’anno, oltre al Mipel che è dedicato al settore B2B, presentiamo anche l’edizione numero uno di Mipel Lab, la nuova fiera realizzata grazie anche al supporto di Intesa Sanpaolo e Savino Del Bene e frutto di un gioco di squadra con Lineapelle e Unic (Unione Nazionale Industria Conciaria), due partner fondamentali: senza una filiera conciaria sostenibile, trasparente, tracciabile non potrebbero esserci artigiani che trasformano la pelle nel prodotto di lusso. Un format dedicato alla manifattura del lusso dove 13 “pionieri” incontreranno il settore business legato al mondo del private label e delle firme mondiali, portando il saper fare artigiano nel cuore di Lineapelle, luogo d’elezione per la scelta dei materiali. Il format è quello della preview presentata a Firenze durante Pitti Uomo e legato alla piattaforma online che farà matching per 365 giorni l’anno».
A questa prima edizione di Mipel Lab parteciperanno: Bric’s, Dimar Group, Mabi International, Most, Metal Studio, P&C, Pelletteria Fiorentina Montecristo, Rica, Pelletterie Sagi, Sapaf, Tigamaro, Tripel Due, Tivoli Group. Oltre all’edizione fisica, il format prevede anche una piattaforma virtuale, online tutto l’anno, sviluppata da Assopellettieri in collaborazione con EY e con il supporto della software house DS Group.
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